È necessario notare che i migliori (quelli del Governo Draghi) hanno lasciato un Paese in recessione

L’ufficio parlamentare di Bilancio, autorità indipendente incaricata di validare le previsioni macroeconomiche del governo, con la sua stima sulla variazione del PIL del terzo trimestre, negativa alla quale farà seguito probabilmente la negativa del 4º trimestre, ha associato che siamo in recessione tecnica, ripeto recessione.

Il motivo principale è stata la frenata dell’industria a causa dello shock dei prezzi energetici. Nel 2022 si stima che questo ha sottratto un punto alla crescita del PIL e nel biennio successivo, permanendo questi rincari, si sottrarrebbe tre punti di crescita cumulata. Una enormità. Una diminuzione, infatti, pari alla crescita che avrebbe il famoso PNRR, cioè il Piano nazionale di ripresa e resilienza sul PIL. In pochi mesi. Le scelte sbagliate del governo precedente hanno portato a distruggere una crescita che si pensava di raggiungere con cinque anni di investimenti pubblici finanziati, indebitandoci per i prossimi trent’anni con la Commissione dell’Unione Europea. Cerco di tradurre nel modo più semplice possibile quello che è successo. Noi abbiamo perso la sovranità monetaria, tema di cui vi parlo ormai da anni. Abbiamo deciso di appiattirci totalmente sulle posizioni europee della Germania e dei paesi del Nord. Abbiamo deciso di non indebitarci come Paese, ma di indebitarci con la Commissione, la quale si indebita con le nostre garanzie e con le promesse che noi dobbiamo fare, impegnandoci formalmente a ripagare il debito in nome e per conto nostro sottratto, dando a lei le risorse.

In termini di aumento delle tasse che saranno fatte a livello europeo o con aumento dei prelievi, cioè delle tasse a livello nazionale, questo è il meccanismo dei famosi contributi a fondo perduto di Bruxelles, che ormai da tanti anni si raccontano. Ma in realtà non è così. Ci si indebita sui mercati finanziari e soprattutto quello che io vi dicevo da mesi e cioè che siamo e stiamo andando in recessione. Non avevo torto oggi lo dice l’Ufficio parlamentare della Commissione Bilancio cioè un organo indipendente al servizio del dello Stato che valuta le previsioni macroeconomiche del Governo e ci dice che la variazione del PIL del del terzo trimestre 2022 è negativa e molto probabilmente la 4.ª lo seguirà quindi siamo in recessione. Ancora una volta vi voglio fare notare che i migliori cioè quelli del Governo Draghi hanno lasciato un Paese in recessione, lo dico così da cronista.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi