La prima volta d’inverno, la prima volta nel mondo arabo, la prima volta in cui si fermano tutti i campionati, la prima volta addirittura con stadi “smontabili”. E’ il Mondiale delle prime volte quello che sta per iniziare in Qatar, ma anche delle polemiche.
Questo non solo per i diritti umani, che è la polemica che la fa da padrone, ma anche perché dei sospetti avanzano sull’apertura di questo palcoscenico internazionale a favore del mondo qatariota.
Mondo che adesso, grazie alla guerra in Ucraina, si liscia il pelo davanti all’Occidente dall’alto del suo giacimento di gas naturale, che è il più grande al mondo. Il Qatar aspira a prendere il posto della Russia in questo mercato, ha applicato un soft power negli anni investendo sulle comunità musulmane in tutto il mondo facendo irritare terribilmente i vicini.
L’Arabia Saudita, lo Yemen e il Bahrain hanno fatto una vera e propria guerra al Qatar decretando un embargo datato 2017 con l’accusa di finanziare i terroristi. Di tutta risposta, il Qatar è uscito dall’OPEC e ha iniziato a investire pesantemente sul gas, divenendo il terzo fornitore al mondo, comprandosi pezzi di Occidente, investendo nel calcio e nello sport. Tutto ciò per arrivare perfino a detronizzare Gazprom, colosso russo che una volta sponsorizzava questi grandi eventi.
Ma tutto ciò per avere cosa?
L’acquisto del PSG potrebbe essere interessante per rispondere. Secondo quanto verrà approfondito stasera da Report, pare che il fondo sovrano del Qatar abbia investito sul club parigino per ottenere il voto di scambio di Platini in sede di assegnazione dei Mondiali.
“Parleremo di un’operazione di spionaggio che sarebbe stata commissionata dal Qatar nei confronti dei membri della FIFA, dell’inchiesta della Corte Federale di New York che avrebbe appurato favori e benefit rilasciati a membri della FIFA per ottenere in cambio il Mondiale“.
Un Mondiale discusso e per cui sono morte già 6000 persone in fase di progressione dei lavori. L’altra faccia del Mondiale.
Ne parliamo con Sigfrido Ranucci a ‘Un Giorno Speciale’.