Per quanto riguarda la ratifica del Mes, voglio continuare ad evidenziare le incongruenze del governo Meloni. Non per accanirmi contro questo governo, ma perché io sono dell’idea che un conto è avere un governo nemico di cui dobbiamo guardarci le spalle e un conto è quando certe azioni vengono portate avanti da un governo che si finge amico, antisistema, opposizione al sistema dominante. In qualche modo ti induce ad abbassare la guardia e quindi è più facile poi venire colpiti. Allora nei confronti di questo governo noi saremo intransigenti.
Sapete l’opposizione che io sto facendo alle scelte della Meloni per quanto riguarda la politica estera, quindi il fatto di continuare nell’errore delle sanzioni alla Russia, dell’appoggio incondizionato a Zelensky, che addirittura avrebbe invitato a Roma. Questi sono errori che il governo sta portando avanti, e adesso anche sulla questione del Mes c’è stata una retromarcia non ancora ultimata del tutto. Il solo pensiero di ratificare il Mes per non creare problemi ad altri paesi che vorrebbero attingere a questo fondo, è veramente qualcosa che noi non possiamo far passare. É una scusa che non regge, una scusa inaccettabile, perché se la Meloni si rende conto di quanto il Mes sia una trappola dovrebbe essere contenta di essere lei stessa l’artefice del fallimento di questa ratifica.
La Meloni dice che se anche sottoscrivesse il Mes, non attingerebbe mai dal fondo, fingendo di non sapere che non sarà lei poi a decidere, ma lo decideranno i mercati in caso di attacco speculativo al nostro debito, come accadde nel 2011. Il governo aveva promesso opposizione ad un sistema che favorisse gli interessi nazionali e invece sta portando avanti delle misure come quella delle sanzioni alla Russia e come il possibile sostegno al Mes che vanno nella direzione diametralmente opposta a quella annunciata in campagna elettorale.
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