Nessuno ne parla più, galeotti furono quei gol sbagliati e quegli stop imprecisi, nonché un fiducia persa, in sé stesso e in Mourinho. Tammy Abraham sta vivendo una stagione senza troppi alti. Di tempo ne ha avuto all’inizio, poi anche Mou ha storto il naso e non ha aspettato più. L’impiego nelle ultime giornate è calato vertiginosamente, così come il morale del calciatore, più volte assolto per il morale basso, senza scomodare la parola “depressione”.
“Diciamo che lui non è contento.” sottolinea Camelio a cui replica Alessandro Vocalelli “Abraham va via se la Roma lo vende. Lo scorso anno lo ha pagato 45 milioni è giusto che pretenda. Se portano 50 milioni la Roma lo vende. Perché la Roma lo deve regalare?”.
Tutto lecito, ma poi c’è da fare i conti coi numeri. Sono sempre 80 i milioni che il Chelsea dovrebbe versare per riprenderselo a giugno, secondo clausola, cifra che al momento perplime i blues al momento non troppo inclini a versare quei soldi nelle casse della Roma.
Era una clausola di cui molto si parlava in estate, poi tutto è finito nel dimenticatoio dei tifosi, che vedono oggi il gemello dell’attaccante cinico e sorridente della scorsa stagione.
Relativamente all’involuzione tecnica di Abraham “Il discorso non può non riguardare l’allenatore. Nella conduzione tecnica o caratteriale probabilmente non sta rendendo l’allenatore“.
Dello stesso avviso è Furio Focolari che sottolinea come “Abraham lo scorso anno sia stato sopravvalutato, avendo fatto si 27 goal, ma comprendendo quelli in Conference. Ho sempre considerato un giocatore buono con delle lacune tecniche. Quest’anno non ho visto fare uno stop ad Abraham“, e conferma come “Mourinho qualche colpa la ha“.
Il futuro potrebbe essere di nuovo in premier, ma non al Chelsea: interessato a lui l’Aston Villa di Unai Emery, che dal canto suo deve ritrovarsi come pure Abraham. Un incrocio di destini forse non casuale.