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Calcio

Il Brasile delle stelle a caccia del trionfo. I Verdeoro sognano la vittoria “mondiale”

Il Brasile come in ogni mondiale giocatosi cerca la vittoria. Tradizionalmente i Verdeoro sono sempre stati stracolmi di stelle. Menzionarli tutti sarebbe impossibile, ma si è passati dal grande Pelè, a Rivaldo e Romario, per arrivare a Ronaldo il Fenomeno e Ronaldinho, fino a Neymar. In ogni mondiale il Brasile ha sempre avuto a sua disposizione diverse stelle nel suo organico. Sono passati 20 anni dall’ultimo mondiale vinto e tutto il paese attende una nuova consacrazione. Non è questa l’attesa più lunga. I Brasiliani hanno dovuto aspettare più a lungo la vittoria tra Messico ’70 e Stati Uniti ’94 nella finale di Pasadena. Dicono che sono stati gli inglesi ad inventare il gioco del Soccer, come lo chiamano loro, probabilmente è vero, anche se già nell’Antica Roma a Caracalla i Romani giocavano con la palla.

Origini e Sentimento

Eppure il paese che ha il maggiore collegamento con il gioco del calcio è proprio il Brasile. Un popolo che vive per il calcio, per i sentimenti veri che lo stesso trasmette. Molti dei fenomeni che hanno negli anni portato il Brasile al trionfo prima erano poveri ragazzi che vivevano nelle favelas sognando un futuro migliore. Esatto un futuro migliore attraverso il sogno, il sogno chiamato “calcio”. In ogni favelas in ogni decennio si possono trovare ragazzi a giocare a piedi nudi tra le strade dei sobborghi di Rio e di qualsiasi altro posto nel paese. Il Brasile ha trovato tante rivincite e tante soddisfazioni attraverso questa meravigliosa competizione.

Dopo ben 24 anni potrebbero vendicarsi della finale in Francia ’98. Il Brasile quella finale come tutto il mondo non l’ha dimenticata. Il caso Ronaldo, della notte precedente la finale, aveva scosso tutti dopo un mondiale dominato. Il Fenomeno, stoicamente, giocò ma non era in condizione di giocare e la Francia sfruttò ogni fianco scoperto lasciato dai Verdeoro per vincere con un sonoro 3 a 0 il primo mondiale della sua storia, per di più in casa.

Ecco, se il calcio non fosse “strano”, come giustamente sottolinea sempre un noto ed affermato giornalista televisivo, la finale sarebbe scritta: Francia contro Brasile. La Francia è decisamente la squadra più forte insieme al Brasile, nonostante le assenze pesanti di giocatori del calibro di Kantè e Pogba. Ma in ogni reparto ha giocatori fortissimi e funzionali al sistema di gioco. Il Brasile di Tite, al suo secondo mondiale consecutivo sulla panchina dei Verdeoro, è una squadra solidissima, che subisce pochi goal e che allo stesso tempo è letteralmente piena di stelle. Basta citare Marquinhos o Militao in difesa, dighe come Caseimiro e Fabinho a centrocampo e giocatori con tanta fame di vittoria come Vinicius Jr Gabriel Jesus in avanti. E’ completo in ogni reparto.

L’assenza del suo numero 10 del suo giocatore simbolo e maggiormente rappresentativo ha sicuramente messo più in salita il percorso mondiale. Tuttavia la difesa è difficilmente penetrabile grazie al filtro dei centrocampisti ed il quartetto offensivo è pieno di pura tecnica individuale complementare tra loro. Insomma nonostante l’assenza del giocatore più forte, questa squadra fa paura. Spera di farla fino alla fine per arrivare alla fuga per la vittoria.

Redazione

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