Presenterò “Perché il conflitto è Nato”: Ho deciso in questa presentazione di fare quello che ho sempre fatto con le mie inchieste, ossia fornire la doppia versione, la doppia pillola quindi, come il film Matrix no, la versione da pillola azzurra, quella ufficiale, quella supportata da tutto l’apparato accademico, politico o quella “non filo putiniana” e la pillola rossa che per me (poi spero che anche voi abbiate la stessa idea) è semplicemente una verità.
La pillola azzurra del conflitto in Ucraina: che cosa ci raccontano i media mainstream? Il Presidente dell’Ucraina nel 2014 Yanukovich era un fantoccio di Putin, questo fanno l’errore di pensarla così. Anche diversi miei colleghi della controinformazione parlano sempre di Yanukovich come un filorusso. Poi scopriremo, e l’ho scoperto anch’io tardivamente, che non è così. Promise agli ucraini un accordo con l’Unione europea in campagna elettorale poi rifiutò di firmarlo e seguendo i dictat del Presidente russo quindi ha fatto fallire questi questi accordi. Gli ucraini filo-occidentali, che sono la maggioranza del Paese, erano stati traditi e diedero quindi vita ad una rivolta di piazza, la rivoluzione di Piazza Maidan, riuscendo guarda caso con le bandiere arancioni, a destituire un Presidente. Quindi nessuno si chiede come si fa con una rivolta di piazza di persone pacifiche che scendono con le sciarpe e le bandiere a destituire addirittura un presidente, a costringerlo a fuggire all’estero per sostituirlo con un governo democratico, questa volta filo occidentale ma per puro caso.
Quindi non era quello, ci dicono. L’obiettivo era semplicemente destituire un presidente che non era stato onesto con i propri cittadini. Putin a quel punto decise di annettere la Crimea con la forza, senza motivazioni, ma per brama di potere. Putin aveva tra l’altro quindi tradito l’accordo Nato-Russia che era stato siglato costringendo la Nato a chiudere i rapporti. Tant’è vero se andate sul sito della Nato vi dicono che i rapporti con la Russia sono stati interrotti a causa dell’azione di Putin fatta in Crimea. Loro partono da lì. Una ricostruzione disonesta come poche, perché tu non puoi partire da lì. Adesso vediamo tutto quello che c’è stato prima. Quindi questa è la pillola azzurra. La leggiamo ovunque sui giornali quotidiani. Tanti miei colleghi, la tv o tutti partono da queste certezze.
Però c’è una pillola rossa che è un po’ diversa. Dice che il presidente Yanukovich in realtà voleva un’Ucraina capace di mediare tra la Russia e l’Unione Europea, tant’è vero che nel 2014 stava trattando con entrambi e valutando le proposte più convenienti che arrivavano da ambo le parti. L’Unione europea gli fece però una proposta inaccettabile. Questo poi lo vedremo. Il Fondo Monetario Internazionale, parallelamente, gli negò il sostegno economico, indispensabile per compensare quelle che erano le perdite della chiusura dei rapporti con la Russia che erano state ampiamente valutate. E Yanukovich fece di tutto per tenere in piedi quell’accordo fino alla fine.
Quindi, altro che filorusso contro l’Europa, traditore lui fino all’ultimo e lo vedremo. Ha provato a mantenere quell’accordo dicendo guardate, state rischiando di farlo fallire. Io non voglio farlo fallire, ma mi state facendo una proposta che non posso portare ai miei cittadini perché gli fecero una proposta impensabile, perché c’erano le elezioni l’anno successivo e volevano farlo crollare dal punto di vista elettorale. Se avesse accettato quelle condizionalità, quelle che poi hanno accettato i vari governi, per esempio in Grecia, avrebbe distrutto economicamente il suo popolo e l’avrebbero fatto fuori politicamente. Quindi che cosa accade? Che gli apparati americani e gli ultranazionalisti si impossessarono della piazza e della rivolta da loro ampiamente pianificata? Quindi è vero che scesero in piazza tutta una serie di cittadini pacifici e per una rivolta che loro pensavano democratica. Ed è anche vero che questi poverini volevano avvicinarsi all’Occidente perché soprattutto i più giovani è giusto che ambiscano ad un modello di vita anche diverso, più filo occidentale. E credevano poverini erroneamente, erano stati indotti a credere che era stata colpa di Yanukovich un tradimento di Yanukovich. Quindi erano realmente scesi in piazza per protestare contro questa scelta del presidente ucraino. In realtà quella piazza poi venne presa in mano dagli ultranazionalisti. In quella piazza ci furono quasi 100 morti, cecchini che sparavano sulla polizia, sulla folla. Più tardi ci sarà poi la tragedia del della casa dei sindacati di Odessa dove addirittura vennero bruciate 50 persone vive all’interno della casa dei sindacati che erano persone che invece protestavano contro il nuovo o il nuovo Governo e quindi loro presero questi apparati americani seguendo quella che è una strategia che si chiama dello Stay Behind.
Lo abbiamo visto in Italia quando è stata portata avanti la Gladio, Stay Behind, io l’ho ripreso nel libro “Il Diego rivoluzionario in Sud America” cioè sono operazioni dove gli apparati americani utilizzano le mafie o gli estremisti locali per fare delle rivolte o delle destabilizzazioni per poi portare avanti i propri interessi. Putin di fronte a tutto questo che è accaduto in Ucraina, fu costretto a mettere in sicurezza la Crimea, anche perché a Sebastopoli c’era la più importante base militare americana, c’era lo sbocco sui mari, quindi fu costretto a mettere in sicurezza la Crimea filorussa, perché l’Ucraina era diventata un ostaggio a tutti gli effetti degli apparati americani e degli ultranazionalisti. La Nato, tra l’altro, aveva quindi tradito l’accordo di non ingerenza nei paesi confinanti con la Russia, quindi c’era stato un trattato anche di non ingerenza. Quindi non è stato Putin a tradire l’accordo Nato-Russia, ma nella piccola Russia è stata prima la Nato a tradire l’accordo di non ingerenza, perché tutto quello che noi vedremo adesso nel 2014 in Ucraina è un’operazione americana e quindi una operazione Nato.
La Matrix Europea – La verità dietro i giochi di potere con Francesco Amodeo