L’effetto della Flat tax delle partite IVA individuali non è quello di favorire un lavoratore autonomo rispetto a un lavoratore dipendente a parità di reddito lordo, al netto di tasse e contributi. Anche se i primi godono di un netto disponibile maggiore, poiché sia il costo del lavoro sia la tassazione sono completamente diversi, in realtà l’effetto della Flat tax delle partite IVA e ditte individuali è quello di tendere verso una scelta più appetibile allo scopo di non farsi assumere come dipendente e di fatturare come partita IVA quello che per il datore di lavoro sarebbe stato comunque il suo costo.
Ora la domanda è: secondo voi è giusto che un sistema in cui a fronte di tutele minori – e la partita IVA non ne dà per definizione al lavoratore prestatore – a parità di costo per il datore-committente rimanga un reddito netto disponibile maggiore?
E’ singolare che non siano d’accordo tutti coloro che dicono che il lavoro a tempo determinato deve costare di più di quello a tempo indeterminato. Una cosa è certa ed è che il lavoro a tempo indeterminato garantisce al lavoratore un percorso di stabilità e di certezza. Ed è per questo che la legge utilizza lo strumento del costo del lavoro per incoraggiare le imprese ad assumere, utilizzando il contratto di lavoro a tempo indeterminato, rendendo il costo del lavoro degli altri contratti più alto.
Ora, di tutta questa storia a me preme sostanzialmente darvi soltanto un concetto molto semplice: in Italia c’è ormai una cultura contraria all’economia. In Italia c’è ormai una cultura in cui bisogna vessare il piccolo imprenditore, il micro imprenditore. In Italia c’è una cultura che è diventata una cultura di invidia, una cultura di sospetto, di caccia alle streghe, non capendo che per mantenere tutto quell’elefantiaco apparato burocratico che ama tanto lo smart working e che quando tu telefoni alle 11:00 ti rispondono “un attimo che sto accendendo il computer” ci vuole qualcuno che paghi. E quel qualcuno che paga in Italia sono i piccoli imprenditori, i micro imprenditori, le partite IVA, i liberi professionisti. Questa è la verità.
Voi direte “eh, ma lei è di parte”. Esattamente, perché solo un cretino non sa da che parte stare, e io sto dalla parte di quelli che in Italia producono reddito, pagano le tasse e sono sempre gli ultimi della classifica e poi vengono anche giudicati sotto il profilo morale. Se noi non difendiamo le piccole e microimprese l’Italia muore.
Malvezzi Quotidiani – Comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi