Svolte pandemiche: ci sono storie che non si raccontano, di persone che non vengono ascoltate dalle istituzioni e devono pagarsi le cure. C’è una cappa ideologica ancora molto difficile da scalfire. Sta tentando di raccontare alcune di queste storie un film documentario “Invisibili” del regista Fabio Cassina, visibile gratuitamente e oggi alle 15 proiettato all’interno di una sala comunale a Genova. La proiezione è stata organizzata da Mattia Crucioli, ex parlamentare e ora consigliere comunale di Genova.
Crucioli ai microfoni di Radio Radio, intervistato in diretta da Francesco Borgonovo, ripercorre una vicenda che come al solito ha suscitato non poche polemiche: “In quanto consigliere comunale ho chiesto di poter utilizzare palazzo Tursi e l’ho ottenuto per una proiezione e dibattito con diversi esponenti del mondo accademico, medico e giuridico. Un livello piuttosto alto, non meritavamo di essere tacciati di stregoneria e terrapiattismo“. Il primo ad intervenire sui social è stato Matteo Bassetti dicendo che in comune non si può far vedere una cosa del genere, perché diffonde fake news e spinge la gente a non vaccinarsi. Eppure come ricorda Borgonovo “questo è un documentario di persone che non stanno bene, alcuni con problemi terrificanti come le paralisi, e vengono bollati come Novax che diffondono fake news. Spero che altre proiezioni si organizzino in altre città“.
Se da un lato c’è il totale rifiuto nell’ascolto della controparte, che non si limita alla critica e anzi vorrebbe la cancellazione di eventi e proiezioni, da parte di Crucioli e degli altri organizzatori della proiezione non è mancato l’invito per la controparte. Un nuovo invito arriva anche dai microfono di Radio Radio, ma non è il primo, Crucioli: “abbiamo invitato anche Bassetti e tutti coloro che hanno criticato questa iniziativa per venire a dibattere in maniera civile, ma si sono rifiutati“.
In generale i dubbi intorno agli effetti della campagna vaccinale messa in piedi per contrastare il covid-19 restano. E non potrebbe essere altrimenti vista la mancanza di dati fondamentali da analizzare. Borgonovo pone l’attenzione anche su questo tema: “Abbiamo dei dati su effetti avversi e contagi per chi ha terze dosi che arrivano da molte parti del mondo e dovremmo studiarli e vedere cosa fare, invece si continuano a spingere su booster e quinta dose e ci sono esponenti di questo mondo che ormai è più televisivo che scientifico secondo cui non si può dire nulla seno sei Novax. Lo trovo delirante e mi stupisco che ci siano ancora partiti che danno loro credito“.
Crucioli commenta aggiungendo ulteriori dettagli: “A me preoccupa la mancanza di trasparenza da parte delle istituzioni scientifiche italiane, i dati sulla mortalità in relazione a chi è vaccinato o non vaccinato. In Inghilterra sono usciti dei dati e si è fatto un grande dibattito a riguardo, c’è chi dice che la mortalità totale è maggiore nel target dei vaccinati rispetto ai non vaccinati. In Italia non siamo neanche a questo step, Istat e ISS potrebbero intrecciare i dati e vedere la mortalità complessiva, ma da noi non c’è nemmeno il dato”.