Qual è il problema di fondo? Che sarebbe stata indentificata la malattia Covid con il virus Sars Cov2: è stata sovrapposta “la causa con l’effetto, due concetti scientifici totalmente diversi“, in base cui “ogni soggetto rilevato positivo ad uno strumento in vitro” è diventato “automaticamente un malato di Covid”.
Il concetto espresso dall’avvocato Mauro Sandri è ormai stato trattato in tutte le salse. Non lo era però in Consulta, davanti ai magistrati della Corte Costituzionale.
Non è detto che la sentenza sulla legittimità degli obblighi emanati nel corso del governo Draghi scomponga tutto l’apparato pandemico messo su nel tremendo biennio. Lo stesso Mauro Sandri non si è detto ottimista su tale sentenza, ma i giudici avrebbero “preso molti appunti” su quanto detto dal legale.
Che è sostanzialmente quanto si rimprovera alle direttive di Conte e Draghi, con tanto di ammissione della stessa Pfizer in europarlamento.
Proprio questo è quanto detto da Janine Small, rappresentante del colosso farmaceutico: il vaccino non è stato approvato per prevenire i contagi.
Questo cambia tutto, anche alla luce di una recente sentenza di un magistrato a L’Aquila che ha stabilito un risarcimento a una dipendente licenziata perché non vaccinata. Una sentenza che non fa giurisprudenza, ma su cui la Consulta potrebbe riflettere per emettere il verdetto, atteso a breve.
“Siamo l’unico Paese al mondo che ha 23 milioni di asseriti malati di Covid che tali non sono“, ha spiegato davanti alla Corte Costituzionale l’avvocato.
Ecco l’intervento integrale.
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