Follia BCE: o sono scemi, o ci fanno

Alla BCE o sono criminali o sono stupidi, folli, idioti. Cerchiamo di capire perché attraverso la spiegazione dei punti delle loro azioni. Ripercorriamo un po’ l’ultimo l’ultimo tempo delle crisi. Oggi la Lagarde ci dice che alza i tassi di interesse, che c’è una liquidità pazzesca in giro, c’è un’inflazione da domare e quindi non acquisterà più i titoli di Stato, per esempio dell’Italia. Anzi, invita anche il governo italiano, attraverso il voto parlamentare, a ratificare il MES perché dicono, siamo l’unico Paese che ancora non ha ratificato il MES. Attenzione, la regola dell’unanimità non l’abbiamo creata noi, quindi io giocherei la partita con le loro regole. La Lagarde che cosa ha fatto? Ha alzato i tassi di interesse a più non posso, poteva farlo prima, lo fa adesso, nel momento più sbagliato. Quindi è un loro errore, ancora una volta, e il conto della crisi arriva agli italiani. Ma come vi dicevo l’errore non è tanto adesso, adesso lo ha fatto perché in questa fase non avrei alzato così in maniera esagerata i tassi di interesse e soprattutto continua con questa con questa leva, con questa azione, ma l’errore è a monte: l’errore sta nella lettura delle crisi precedenti, venivamo dalla crisi finanziaria, poi la crisi pandemica, i lockdown, la contrazione delle economie, quindi che cosa ti dicono dalla BCE? “No ma non c’è problema, andiamo avanti con i lockdown, andiamo avanti con la contrazione, tanto c’è la BCE che copre le spalle”.

C’era la crisi finanziaria prima, c’era la crisi sanitaria dopo, e la BCE cosa fa? Invita gli Stati a indebitarsi perché sospende il patto di stabilità, soprattutto è la stessa BCE che compra titoli di Stato. Quindi mai come in quella fase la BCE invita gli Stati a indebitarsi, mai come in quella fase la Banca centrale europea compra titoli di Stato. Con questa mossa, la BCE porta i rendimenti dei titoli di Stato a livelli irrealistici. Quindi noi abbiamo la sospensione del patto di stabilità, abbiamo l’indebitamento costante degli Stati perché tanto conveniva e, soprattutto, ce l’aveva detto l’Europa e avevamo le spalle coperte dalla BCE. Noi in quel tempo dicevamo: “Attenti, perché la Banca centrale europea si comporta come se fosse una banca centrale, ma di fatto non lo è“. E infatti pagheremo questa diversità: oggi dice che non acquisterà più i titoli di Stato italiani, anzi invita, come dicevo prima, l’Italia ad approvare il MES, che è un po’ come dire “iniziate a prendere confidenza con il cappio che voi stessi vi dovete mettere attorno al collo, perché quando i tassi di interesse raggiungeranno dei livelli insostenibili, ovviamente il governo sarà costretto a ricorrere ai mercati. Mercati che faranno di tutto per approfittare della crisi dell’Italia. E quindi noi, una volta che a qualsiasi prezzo dovremmo ricorrere ai mercati finanziari, subito dopo saremo costretti a assecondare i loro piani di ristrutturazione del debito, i piani di rientro.

Siamo alle solite: tagli alla sanità, tagli al welfare, tagli alle pensioni, tagli alla scuola, tagli agli aiuti alle famiglie e all’economia fatta sulla misura delle famiglie italiane, cioè la piccola impresa italiana, la nostra grande forza. E allora eccoci nuovamente nella solita spirale che abbiamo già visto anche con la crisi finanziaria, la prima che fu interrotta con il whatever it takes, cioè con il quantitative easing di Draghi. Poi il periodo pandemico, e anche lì ci fu l’acquisto in massa dei titoli di Stato da parte della Banca centrale europea perché l’indebitamento degli ultimi dieci anni è stato spinto, concordato, alimentato dall’Europa e dalla Banca centrale europea. Adesso ci chiedono di ristrutturare il debito, di stare attenti, e sarà sempre di più così. Allora che cosa fare? Primo: noi non dobbiamo approvare il MES, anzi dobbiamo utilizzare questa occasione per andare a una negoziazione forte e, soprattutto, dobbiamo dire: “Cara Banca centrale europea, tu hai commesso gli errori, tu hai creato le condizioni di questo progressivo indebitamento, tu hai inondato l’Europa di liquidità, adesso hai soltanto una cosa da fare: monetizzare il debito, cancellarlo, cioè rendere questo debito perpetuo“. Quindi io non te lo devo mai ripagare, mi direte… penserete “Sei sempre il solito, la spari sempre più grossa“, no? Eppure questa era stata una proposta di David Sassoli. Perché adesso non la tiriamo fuori noi? Lo dicevamo già prima di Sassoli, però evidentemente l’asse franco-tedesco non lo consentirà mai, perché vogliono approfittare di un’Italia debole.

La Pietra di Paragone