Cala il petrolio, sale la benzina: perché? ▷ Effetto Draghi e conseguenze in bolletta

I prezzi della benzina non accennano a diminuire, anzi. A causa del mancato rinnovo dello sconto voluto dal precedente governo, ai distributori gli automobilisti si stanno trovando di fronte cifre da capogiro. Secondo le elaborazioni di “Quotidiano energia”, il costo medio al litro al servito della benzina verde è di 1,965 euro, quello del diesel addirittura supera di poco i 2 euro (2,023). Per il self, i costi sono rispettivamente di 1,821 e 1,879. Eppure, il prezzo del greggio è in discesa: perché quello dei prodotti da questo raffinati non accenna a diminuire?

La benzina era scesa, al netto delle tasse, e infatti a dicembre era intorno a 1,6 contro i 2,2 di marzo scorso” commenta Davide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma Energia. “Lo scorso governo, su indicazione della Commissione europea, aveva applicato uno sconto sulle accise. Tuttavia, con i prezzi così bassi, più che una cosa utile era un incentivo al consumo. Ora i prezzi sono allineati all’aumento delle tasse, bisognava intervenire prima. Non credo si possa parlare di speculazione, ma qualora ci fosse è giusto che la Finanza attui i suoi controlli. Nel nostro Paese, il settore della distribuzione carburanti ha bassi margini, è in sofferenza, ci sono troppi punti vendita”. Sul fronte gas, i prezzi stanno scendendo, ma gli sconti in bolletta tardano ad arrivare. “Arriveranno più avanti i vantaggi, ma già da adesso stanno scendendo. Gli importi, essendo gennaio ancora in corso, vanno ancora decisi, ma se continuerà così caleranno del 20 per cento almeno. chi è nel mercato delle imprese lo ha già notato, rispetto ai picchi devastanti di settembre. Siamo però ancora su valori molto alti“.