In questi giorni si sta svolgendo a Davos il World Economic Forum. Abbiamo tutti appreso dai giornali che è stata registrata la presenza di Luigi Di Maio in qualità di “amico dell’Ucraina”. Beh, detta così potrebbe sembrare una cosa con valenza positiva. Di Maio, amico di un popolo che sta soffrendo perché la loro nazione è diventata il campo di battaglia di uno scontro tra due superpotenze. La realtà invece è ben diversa. L’organizzazione Friends of Ukraine è formata proprio da oligarchi ucraini, amici di quegli apparati statunitensi e della NATO che hanno indotto Putin al folle ma apparentemente inevitabile gesto, portando quindi gli ucraini al massacro.
Io ho avuto modo di entrare nei dettagli di queste organizzazioni nella mia inchiesta “Perché il conflitto è Nato”, quindi quando ho visto il nome di Di Maio e quello dei Friends of Ukraine si è acceso subito un campanello d’allarme, mentre la cosa è passata totalmente inosservata alla maggior parte dei miei colleghi.
Cerchiamo allora di capire cos’è l’organizzazione Friends of Ukraine e che legami ci sono tra queste lobby ucraine ed il World Economic Forum. Bene, Amici dell’Ucraina è una fondazione legata alla lobby YES, acronimo di Yalta European Strategy, entrambe fondate dall’oligarca ucraino Viktor Mychajlovyč Pinčuk, definito il Soros dell’Ucraina non solo perché ha diversi progetti proprio in partnership con lo speculatore statunitense di origine ungherese, ma anche perché utilizza, proprio come Soros, delle ONG di facciata per veicolare grosse quantità di denaro verso i governi, verso le università e soprattutto verso i media.
Tant’è vero che Pinčuk è proprio il proprietario di alcuni dei maggiori media ucraini, è fortemente antirusso, è un membro di spicco del World Economic Forum, organizza tutte le riunioni della YES, parallelamente alle riunioni del World Economic Forum e poi organizza questo pranzo a cui è stato invitato Di Maio proprio con i membri del World Economic Forum.
Fanno parte del consiglio di amministrazione della sua lobby anche personaggi come l’ex presidente della Polonia Kwasniewski. Parliamo del personaggio che ha portato la Polonia nell’Unione Europea e nella Nato durante il suo mandato. Come Pinčuk è fortemente antirusso, ma addirittura Kwasniewski auspica l’intervento diretto nella NATO nella guerra contro la Russia. Presenti nel Consiglio di amministrazione della YES, anche ex segretari generali della Nato ed ex direttori della CIA, proprio a dimostrazione che si tratta di una lobby per portare gli interessi della NATO e degli Stati Uniti in Ucraina. Primo obiettivo di questa lobby è separare definitivamente la Russia dall’Ucraina, quindi la Russia dall’Unione Europea con il supporto della NATO. Non possiamo quindi assolutamente essere contenti che un rappresentante italiano sia stato chiamato all’interno di questa organizzazione. Una cosa la possiamo dire con certezza Di Maio non è stato invitato a Davos dagli amici del popolo ucraino, ma è stato invitato a Davos da oligarchi ucraini, amici di quegli apparati statunitensi e apparati della NATO che stanno contribuendo alla distruzione del Paese.
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