Torna a farsi sentire in questi giorni l’immarcescibile e sempre inopportuno guitto Zelensky, l’attore Nato prodotto in vitro a Washington, se non direttamente a Hollywood, colui il quale svolge il ruolo di fantoccio manovrato dall’imperialismo statunitense in nome dell’interesse dell’imperialismo made in USA.
Così leggiamo su AdnKronos in un articolo del 18 gennaio 2023: “Ucraina, Zelensky: ‘Se non fermiamo Putin ci sarà la Terza Guerra Mondiale. Il presidente ucraino a Porta a Porta: anche l’Italia sarà costretta a entrare in guerra‘.
Non sfugga anzitutto il grado patetico di subalternità dell’Italia e segnatamente delle sue reti televisive nazionali, che si prestano a dar voce a questo guitto che svolge il ruolo di fantoccio dell’imperialismo statunitense. Mai una volta che venga proposta la voce dell’altra parte che resiste all’imperialismo di Washington, quale viene profilandosi e attuandosi grazie all’operato del guitto di Washington, Zelensky. Ma poi, oltre a questo aspetto, non sfuggano le parole che pesano come macigni pronunziate dal guitto nella trasmissione Porta a Porta: “Anche l’Italia sarà costretta a entrare in guerra“. Davvero non volete capire dove stiamo finendo seguendo l’attore Nato?
Ancora davvero non vi è chiaro che egli si sta adoperando con zelo, recitando il proprio ruolo, acciocché l’Italia e l’Europa tutta, invero, vengano trascinate nel baratro, nel precipizio e nell’abisso di una guerra mondiale tra Oriente e Occidente?
Davvero non volete capire che il guitto Zelensky, lungi dall’agire in nome dell’interesse nazionale dell’Ucraina e della libertà del suo popolo, sta sacrificando in guisa di carne da macello il proprio popolo e la propria nazione in nome dell’interesse dell’imperialismo statunitense? Non sfuggano anche queste parole che a AdnKronos addirittura pone nel titolo in virgolettato, e quindi direttamente riferite al dire del guitto Zelensky.
“Se non fermiamo Putin ci sarà la Terza Guerra Mondiale“. Si tratta tecnicamente di un vero e proprio non sequitur, se si considera il fatto che la guerra mondiale si sta realizzando e forse già siamo al suo interno, proprio in grazia dell’agire deplorevole e del tutto privo di logos del guitto che anziché cercare vie di diplomazia, di pace, di dialogo e di concertazione del contesto, sta agendo semplicemente come un manichino, come un burattino caricato da Washington per svolgere il proprio ruolo, per recitare la propria parte di burattino.
Che direbbe il compianto Giulietto Chiesa? “Fa la parte di bastone di Washington contro la Russia”.
Ho usato l’espressione “recitare un ruolo” e non deve sfuggire, se si considera che oltretutto il guitto Zelensky, come già abbiamo ricordato, sarà ospite nella kermesse di Sanremo in mondovisione. Non è ancora chiaro se recitando o se addirittura cantando al fianco di qualche artista allineato.
Radioattività, con Diego Fusaro