Il nuovo schiaffo della Lagarde ai lavoratori: stipendi a rischio? Arriva l’ultima trovata della BCE

Troppe persone non hanno ancora compreso cosa ancora sia l’Unione Europea. Molti infatti ritengono che l’UE sia il compimento di un sogno, di un progetto, l’idea di un’Europa unita nel segno della democrazia e della fraternità. Queste sono ottime idee e in nome di queste idee che dobbiamo contrastare l’Unione Europea, gelido mostro tecnocratico, belva selvatica all’insegna del neoliberismo.

Basti pensare una delle ultime notizie che giungono da Bruxelles. Leggo su Adnkronos: “Salari più alti contro l’inflazione. Ecco perché la BCE si oppone”. L’articolo spiega perché l’UE si sia opposto ad un’idea dell’innalzamento dei salari. L’Unione Europea spiega che i salari non devono aumentare. In particolare Lagarde, presidente BCE, ha spiegato il motivo allertando che i salari della zona euro stanno aumentando più velocemente di quanto stimato. La BCE deve impedire che ciò si aggiunga all’inflazione già elevata nel blocco valutario.

L’Unione europea un volta di più ha assunto posizioni palesemente opposte agli interessi delle classe lavoratrici e dei ceti medi, facendolo in maniera apertissima ed essendo la propria vocazione. I salari non devono salire, lo ha detto espressamente la BCE. Come continuare a cullarsi nell’illusione secondo cui l’Unione Europea avrebbe a cuore l’interesse dei lavoratori e dei popoli? Come non vedere che l’Unione Europea nasconde un progetto osceno, quella della riorganizzazione classista e verticista del capitale dopo il 1989.

Come non vedere che oltre a distruggere le identità e le culture nel nome del nulla, l’Unione Europea prende di mira i lavoratori e i ceti medi a beneficio del blocco oligarchico neoliberale? È importante risvegliare il pensiero e diventa decisivo ritrovare l’immunità dal gregge, la possibilità di pensare altrimenti.