Rosy Bindi cade dal pero sulla sua riforma sanitaria ▷ Serve Roger Waters per riaprire un ospedale

Tempi duri per la sanità italiana. Mancano i farmaci, ne mancano tantissimi, alcuni anche importanti e mancano anche i corrispettivi generici. Inoltre per quel che riguarda gli ospedali si sente l’effetto dei tagli e gli ingorghi ai pronto soccorso e le attese infinite nei reparti sono all’ordine del giorno. In particolare Francesco Borgonovo individua un articolo che, dice, “mi ha fatto rizzare i capelli” su La Stampa firmato da Rosy Bindi e Nerina Dirindin dal titolo “La sanità svenduta in nome del mercato, ma l’Italia rimane un piccolo miracolo“. “Forse qualcuno no ha la stessa memoria storica ma io mi ricordo quando Rosy Bindi era Ministro della Sanità“. ricorda Borgonovo

C’è un bellissimo documentario di Mirko Melchiorre intitolato “C’era una volta in Italia, Giacarta sta arrivando” girato insieme a Federico Greco che si occupa di tagli alla sanità. Lo stesso Mirko Melchiorre intervenuto ai microfoni di Radio Radio, intervistato da Francesco Borgonovo commenta quanto scritto dalla Bindi: “Probabilmente la Bindi non si ricorda di essere ministro della sanità e di aver avallato questo passaggio della sanità pubblica al mondo del mercato. Anche quando la stessa Bindi dice che il sistema sanitario pubblico italiano è ancora un piccolo gioiello forse non frequenta gli ospedali e non sa che sono stati chiusi circa 300 ospedali in tutta Italia. Con il documentario noi partiamo da un’analisi di un caso particolare della Calabria, regione dove a causa del piano di rientro tra 2010 e 2011 sono stati chiusi ben18 ospedali dal giorno alla notte“.

Melchiorre poi descrive il suo documentario e soprattutto il grande passo avanti fatto grazie ad una star del rock per una vicenda che invece riguarda la sanità calabrese: “Nel paese di Cariati nel 2010-2011 è stato chiuso l’ospedale, nel 2020 alcuni ragazzi lo hanno occupato e adesso si va verso la riapertura. Grazie al nostro documentario e ad un appello di Roger Waters nel 2021 sono stati messi con le spalle al muro e si sono fatti importanti passi avanti.” Chiosa Borgonovo: “Il miracolo è che ci sia ancora qualcuno che venga curato dignitosamente, perché l’eccellenza è stato fatto di tutto per distruggerla, la gente con liste di attesa lunghissime va al privato. Il vuoto lasciato dalla sanità pubblica viene riempito dalla privata”.