Alcuni ex compagni collaboratori di Soumahoro lo hanno accusato tempo fa in una lettera, attivisti di questa “Lega braccianti” che aveva fondato Soumahoro. Lo avevano accusato in una lettera di essersi intascatodei soldi che sarebbero stati di questa associazione, soldi derivati da raccolte benefiche e che invece sono spariti. Francesco Caruso ex leader dei no global ha partecipato assieme ad Aboubakar Soumahoro, a una raccolta di fondi che si chiamava “Cibo e diritti”. A cosa serviva? Serviva a raccogliere soldi per i braccianti che non potevano lavorare. Mi sembra una cosa anche molto nobile e ad organizzare questa raccolta fondi sono stati appunto Caruso e Soumahoro. Qual è il problema? Che hanno raccolto in tutto un sacco di soldi, circa 225.000€. Insomma, una cifra importante che può cambiare le vite di tante persone in un momento difficile. Il problema che i conti non tornano perché Report è andato a chiedere a Caruso come sono stati spesi questi soldi, e ci è andato non a caso. Ci è andato perché alcuni ex compagni collaboratori di Soumahoro lo hanno accusato tempo fa in una lettera.
Soumahoro non si è dimesso ovviamente dal dal Parlamento, è stato diciamo allontanato politicamente da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che hanno preso le distanze, sono anche abbastanza arrabbiati con lui dopo averlo candidato. Lui non si è dimesso, è passato nel gruppo misto e l’altro giorno è riapparso pubblicamente. È andato al porto di La Spezia ad accogliere i migranti. Sta cercando di ritornare a far politica lasciando andare in cavalleria questa vicenda, e, a quanto pare, non è proprio il momento anche perché lui non è che abbia chiarito granché sul suo ruolo in tutto questo giro di soldi. Report è andato a chiedergli che cosa abbia fatto con i soldi di questa raccolta fondi della pandemia 225mila euro. Soumahoro dice di aver fatto vedere le spese rendicontate e i bilanci. In realtà però risulta che lui non abbia le fatture. Gli hanno chiesto di mostrarle, lui non ce l’aveva. E il problema che la sua ricostruzione differisce totalmente da quella che fa Caruso.
Caruso sostanzialmente dice che all’appello, cioè facendo il conto di quanto è stato incassato e di quanto è stato speso mancano 101.000€. Quindi ci sono 100.000€ di beneficenza che ballano e purtroppo Aboubakar Soumahoro non risponde. Ma quando ci sono di mezzo poi le questioni umanitarie diventa veramente molto, molto fastidioso.
Non è l’unico Soumahoro che deve dare delle spiegazioni. Ci sono anche altri, anche molto più potenti di lui. In Europa ci sono aggiornamenti sulla questione vaccini. Ursula ha scambiato com esappiamo diversi messaggi privati con questo Albert Burla, che è il CEO di Pfizer, cioè il capoccia. Si suppone che i due abbiano parlato privatamente dell’acquisto dei vaccini. Che cosa si sono detti visto che questi vaccini li paghiamo noi? Ci possono far sapere che cosa hanno trattato segretamente o meglio privatamente? Magari non si sono detti nulla, si sono solo dati degli appuntamenti, hanno parlato, hanno chiesto chiarimenti.
Il problema sorge quando alla Von der Leyen viene chiesto di mostrare questi messaggi e lei dice non ce li ho più li ho cancellati. Adesso interviene non Borgonovo o qualcun altro, qualche terribile, cattivissimo complottista novax. Interviene una signora che si chiama Emily O’Reilly. Sapete chi è Emilio Grilli? È a capo dell’Ombudsman europeo. Che cos’è? È un’istituzione creata dal Trattato di Maastricht, che ha come scopo quello di tutelare i cittadini e di vigilare sulle istituzioni europee in modo che svolgano adeguatamente la propria funzione. È intervenuta questa signora a France 24 il canale francese e dice una cosa pesantissima. Cioè dice proprio papale papale, “siamo stati sostanzialmente ostacolati dalla Commissione europea”. Ora se lo dice persino un’autorità di questo tipo capite che un pochino c’è da preoccuparsi.