Benedetto e quel nuovo indizio scovato post mortem ▷ Cionci: “Bergoglio cadde nella sua trappola”

“La verità è qualcosa di inarrestabile”: così esordisce lo storico Andrea Cionci a “Un Giorno Speciale” dove ci riporta nuove inchieste, approfondimenti e dettagli del celeberrimo Codice Ratzinger. La verità, cosi come il libro-inchiesta stesso, dichiara l’autore, “rappresenta una realtà ed un segreto millenari svelati dall’unico vero papa: Benedetto XVI“. E sì, millenari. Perché quello che ci rivela lo storico riguarda dettagli, frasi enigmatiche di un artificio del codice canonico che non si sarebbe mai verificato nella storia del papato.

Ricapitolando, la vicenda osservava come il Papa Benedetto XVI non avesse in realtà mai abdicato in quel febbraio 2013, ma che si fosse solo ritirato in sede impedita: in sostanza Ratzinger, per tutto questo tempo sarebbe rimasto, legalmente, il vero Papa. Come? Rinunciando esclusivamente al ministerium, cioè all’esercizio del papato e non alla condizione di papa, cioè il munus. Il che vorrebbe dire che dal 31 dicembre scorso, ovvero dalla morte di Benedetto XVI, seguendo ciò che abbiamo detto, il Vaticano tecnicamente non avrebbe più un pontefice e dovrebbe quindi indire nuove elezioni, dato che Francesco in realtà sarebbe – salvo nuovi sviluppi o smentite valide – un vero e proprio antipapa.
Non una condizione unica nella storia della Chiesa, visto che si sono susseguiti sul trono di Pietro decine di antipapi.

La frase enigmatica

“Questa frase ricorre per ben due volte nel libro intervista di Peter Seewald. Leggiamo che Papa Benedetto dice: “Nessun Papa si è dimesso per mille anni”. Questa è un’assurdità, perché l’ultimo Papa veramente abdicatario è Gregorio XII nel 1415, quindi, se la matematica non è un’opinione, 2013 meno 1415 fa 598. Se Benedetto si fosse ritenuto abdicatario, avrebbe dovuto dire: “Sono il primo Papa dopo 598 anni ad essersi dimesso”. Questo ci dimostra per l’ennesima volta che le dimissioni di Papa Benedetto non sono un’abdicazione. Abbiamo anche scoperto una cosa incredibile: esattamente mille anni prima (nel 1013), il Papa Benedetto VIII (se ci pensate è la metà di Benedetto XVI) fa un tipo di dimissioni speciali esattamente come Papa Ratzinger: anche lui rinunciò al ministerium, con la differenza che Benedetto XVI lo ha fatto nel pieno possesso dei propri poteri. Tramite una declaratio sottile e scritta in latino, ha consentito che i cardinali gli convocassero alle spalle un conclave (abusivo perché a Papa non morto e non abdicatario) e lo infilassero automaticamente in sede totalmente impedita. Se il Papa perde il ministerium, c’è la sede totalmente impedita: si trova prigioniero. Non può fare il Papa.”

L’ora vigesima

“Papa Benedetto, nella declaratio – da lui depositata nel conclave – annuncia che dall’ora vigesima del 28 febbraio rinuncerà al ministerium. Adesso, l’ora vigesima non corrisponde alle ore 20 del 28 febbraio, perché lui si riferisce all’orario romano. Per questo orario, le ore 20 del 28 febbraio corrispondono alle 13 del primo di marzo. Perché? L’orario romano non calcola l’inizio delle ore da mezzanotte, ma dal tramonto (nel caso del 28 febbraio, il tramonto è alle 18). Quindi dalle 18 del 28 febbraio aggiungete 20 ore e otterrete le 13 del primo marzo. Cosa è appena successo in quest’ultima data? Fra le 12 e le 13, il cardinale Angelo Sodano convoca il nuovo conclave abusivo tramite il bollettino pontificio, emesso sempre tra le 12 e le 13. Quindi, Papa Benedetto dice che lui rinuncia al ministerium a partire dalla ventesima ora, perché è la prima ora in cui lui viene privato di esso. Perche? Il conclave abusivo lo ha mandato automaticamente in sede impedita, dove, appunto, lui perde il ministerium. Quindi la rinuncia a questo non è volontaria ma profetizzata. I cardinali, non avendo compreso il senso della sua declaratio, lo hanno mandato in sede impedita: proprio ciò che voleva Papa Benedetto, perché noi sappiamo che è stato costretto a togliersi di mezzo, addirittura fu minacciato della vita: se lui si fosse fatto uccidere, il conclave successivo alla sua morte sarebbe stato valido, invece con questo artificio canonico geniale, lui ha fatto sì che nessun Papa, con lui vivente, potesse effettivamente esserlo. In conclusione, Bergoglio è Antipapa e se ne deve andare da un momento all’altro.”