Si è chiusa la settimana di Sanremo, tra l’altro con la lettera di Zelensky alle 2 e mezza del mattino. Lo stesso Zelensky dormiva. Credo sia stato abbastanza offensivo leggere una lettera di un Capo di Stato in quell’orario; è stata proprio la risata finale, lo sberleffo finale. Devo dire nel mio piccolo di aver dato un piccolo contributo al caos con questa storia di Fedez che forse mi si è ritorta contro, perché dopo mi hanno accusato di essere tra quelli che hanno fomentato lo scontro nel Centrodestra per cambiare i vertici della Rai. Io semplicemente mi sono limitato a scrivere che ho appreso del fatto che la performance di Fedez era stata provata nel pomeriggio e nessuno aveva controllato.
A far passare di moda in un sol colpo Sanremo ci ha pensato Berlusconi che ha voluto svolgere il ruolo di granatiere. È un uomo con un senso dello spettacolo incredibile anche perché appunto, fa questa dichiarazioni contro Zelensky e si prende la scena in un secondo, è deflagrante perché fa arrabbiare tutti a destra e sinistra. Dice delle cose da un lato scorrettissime, dall’altro però iper politicamente corrette. Quindi è tutto un corto circuito, questa uscita di Berlusconi è quasi un’opera d’arte. Infatti è su tutte le prime pagine dei giornali italiani come #Repubblica che titola: “Berlusconi contro Meloni su Zelensky e Rai“. Da un lato Berlusconi va contro la linea del governo e anche contro la linea ufficiale del suo partito, perché ci sono stati molti ultras del sostegno all’Ucraina anche in Forza Italia. Quindi va contro la linea sostenuta praticamente da tutti, anche dall’opposizione.
Sulla questione RAI invece va in senso contrario dicendo “no, i vertici della Rai non li voglio cambiare”. Quindi è proprio un modo di differenziarsi evidentemente dalla Meloni, però anche di gettare scompiglio. Infatti Repubblica titola “L’alleato imbarazzante” con l’articolo di Francesco Bei. Incredibile perché Berlusconi quando serve diventa uno statista a confronto dei perfidi Salvini e Meloni e quando invece fa queste cose è imbarazzante e fuori di testa. Questo è l’aspetto quasi migliore politicamente di Berlusconi, lo dico tra virgolette però è la sua capacità di cogliere dei temi, di sparigliare le carte con queste uscite così estemporanee che poi vengono un po’ corrette, però fa capire quale sia un po’ la sua posizione.
E tra l’altro ha oscurato completamente la questione delle Regionali, su cui per ora non ci sono numeri, come dire, esaltanti. Ieri nel Lazio la l’affluenza era intorno al 27% , che è veramente bassissima, in Lombardia intorno al 31% molto bassa.