CANDE: “110 miliardi da sbloccare, soldi utili per togliere amianto e barriere dalle case”

Roberto Cervellini, Direttore Generale di CANDE, la Class Action Nazionale Dell’Edilizia, è tornato a parlare ai microfoni di “Un giorno Speciale” della situazione paradossale nella quale versano molte imprese dell’ambito dell’edilizia. Per cercare di sbloccare la situazione dei quasi 100 miliardi rimasti “bloccati” c’è stato un convengo con gli esponenti di CANDE e alcuni onorevoli di Forza Italia.

Cervellini:”Abbiamo spiegato agli Onorevoli di Forza Italia che ci hanno ospitato, e li ringrazio ancora per questo, che stanno già comunque  combattendo per far sì che le imprese, e tutti coloro che si trovano a combattere, continuo ad usare questo termine, perché è veramente  una battaglia che che stiamo facendo su questa per questa causa, ne vengono al più presto fuori. E certo c’è un punto, un tassello, che  ancora stiamo cercando di chiarire con loro perché, comunque, ci hanno teso la mano in questo senso per cercare di capire meglio nel  dettaglio la questione, che è quella del fatto che loro riconoscono che le imprese, ovunque vadano salvaguardate e vadano liquidate quanto prima per i crediti incagliati che ripeto ad oggi superano i 100 miliardi. Quindi questo è un importo che anche loro hanno riportato al  Convegno. Al momento per l’esattezza siamo a 99 miliardi ma che sono in crescita, infatti da nostre stime avremmo ad oggi già superato i 110 miliardi“.

Prosegue Cervellini: “Stiamo cercando di spiegare che il Superbonus 110% è una manovra che si autofinanzia, abbiamo fatto stime e calcoli che lo confermano. Ci siamo lasciati con un appuntamento da fissare al Senato con il nostro centro studi per discutere su un tavolo serio con gli esponenti del governo di Forza Italia, perché dall’altra parte abbiamo riscontato ostilità. Aspettiamo questo appuntamento.

La situazione dello sblocco dei crediti relativi al Superbonus 110% potrebbe essere sbloccata anche dalle Regioni ora stanno cercando di intervenire comprando crediti in autonomia. Commenta Cervellini: “La domanda che pongo io è questa: in Italia si sta verificando un paradosso. Le Regioni stano decidendo di acquistare i crediti delle proprie imprese. Quindi si stanno staccando dal governo impiegando il bilancio per acquistare i crediti. Perché le Regioni possono farlo e lo Stato no? La mia idea è che certe manovre sono state premeditate prima dal Governo Draghi e ora stanno continuando con Giorgetti“.