La follia ecologista dell’Europa sulle vetture green farà strage di imprese e lavoratori. Chi sostiene che l’atteggiamento della Meloni nei confronti della decisione di vietare la vendita di vetture con motore termico sia esagerata, non ha la più pallida idea di quello che succederà al comparto automotive delle competenze adesso associato. Quello che è certo, ma che non frega né al governo Meloni né ai mercenari di questa crociata ambientalista, è che l’elettrificazione stroncherà più di 2000 aziende produttrici di componenti per automobili con motori endotermici che danno lavoro statisticamente a 160.000 persone e che nel 2022 hanno generato un fatturato prossimo ai 45 miliardi e saranno costrette a fabbricare dei ricambi, sprecando così delle risorse in un settore che allora sarà già morente. Non sappiamo veramente se sia più stupido illudersi che tutte le persone che perderanno il lavoro possano trovarne altro in aziende che si occuperanno di trasformare la rete elettrica nazionale in qualcosa di compatibile con la nuova mobilità. Oppure pensare di recuperare 25 anni di sviluppo cinese in soli dodici anni. La verità è che ci preoccupiamo di creare lavoro per i figli e per i nipoti, ma non ci si preoccupa più di salvare quello dei genitori.
Questa è la situazione paradossale che si sta venendo a creare per approcci ideologici di tipo green, di economia dirigista. Perché questa è la verità, non c’è un vero dibattito, c’è semplicemente dei diktat europei ai quali i vari governi italiani ormai si adeguano. Si genuflette uno da anni. Quando io vi dissi che il Governo Meloni non sarebbe cambiato nulla se avesse vinto, avevo ragione anche su questa partita. Cioè non abbiamo più una politica nazionale, non abbiamo più una strategia nazionale, non abbiamo più una libertà nazionale. Vedete, l’altro giorno ascoltavo la relazione di un collega dell’Università internazionale per la pace dell’ONU che diceva in materia di ESG che significa Environment Social and Governance, il postulato fondamentale in materia di environment, cioè ambiente. Ebbene, la posizione ONU, diciamo quella più acclarata a livello planetario è: tutela dell’ambiente, significa consumare le risorse in modo tale da garantire la vita, l’attività economica di questa generazione senza compromettere quelle future. Stiamo distruggendo la vita economica di tante imprese senza garantire che ci sia un futuro a quelle dei figli e nipoti è una scelta ideologica.