Roma – Salisburgo, le pagelle del prof. Paolo Marcacci

Rui Patricio 6
Uno spettatore non pagante – in effetti portoghese – in tenuta color mandarino.

Mancini 7
Gladiatorio, per intensità agonistica e gestualità. Uno dei primi a digrignare i denti contro gli austriaci sempre più intimiditi.

Smalling 7
Torre di controllo/ Nessun altrui decollo.

Ibanez 7 –
Prova addirittura la botta secca e tesa dalla distanza; fa valere in ogni zolla di terreno una potenza fisica che ultimamente sa di prepotenza. Un paio di distrazioncine nel primo tempo.

Zalewski 7
La prima scaturigine di occasioni è stato lui, nel primo tempo, prima che Spinazzola iniziasse a macinare prato e avversari.

Cristante 7
Un grande lavoro di supervisione, discreta è strategica, con la corsa sempre volta a ottimizzare il presidio territoriale.

Matic 8
Chirurgico. Resta bianca la pagina riservata ai palloni sbagliati da lui.

Spinazzola 7,5
Turbocompresso sin dall’inizio. Travolgente e fertilissimo per gli assist.

Dybala 7,5
Col mancino costruisce cattedrali. Una delizia a pelo d’erba il suo rasoterra per il 2-0.

Pellegrini 7+
Geometra, architetto e all’occorrenza anche manovale, con qualche pallone cesellato con piglio da orafo.

Belotti 7+
Indomito. Gol di straordinaria reattività, con la lettura subitanea del rimbalzo degna di Gerd Müller. Per il resto, la dedizione alla lotta. Con tanto di applausi di Mourinho quando si danna l’anima anche dalle sue parti.

Wijnaldum 6
Si piazza dove deve a riempire la trequarti. Sbaglia un pallone ma senza conseguenze.

Karsdorp 6
Subito partecipe con intensità sulla fascia di competenza.

Abraham SV ma con applausi.

Mourinho 8
Ha preparato la grancassa di un Olimpico monumentale, poi ha presentato una Roma famelica e lucidissima.