Il discorso che ieri il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto davanti all’Assemblea federale di Mosca è durato quasi 2 ore. Se noi oggi guardiamo tutti i media nazionali e internazionali, hanno dato maggiore risalto alla comunicazione del Presidente russo, che ha dichiarato di volersi ritirare dallo start. Lo start è l’ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Stati Uniti. Fate attenzione però, perché questo punto viene riproposto dai nostri media, come al solito in maniera ingannevole. Infatti parlano del ritiro di Putin e della Russia da questo trattato. In realtà non si tratta di un ritiro, ma di una sospensione. Quindi, come confermato dal Ministero degli Esteri, Mosca non violerà le restrizioni quantitative del trattato definito dello start, ma semplicemente non permetterà delle ispezioni.
Intanto il Ministero della Difesa, si deve attivare nel settore dell’energia nucleare per fare dei test, perché Putin non è convinto che gli americani non lo costringeranno anche a questa escalation. Il presidente russo ha poi sottolineato che la Russia voleva una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente giocava con carte false. Questo sicuramente è una frase riferita alle ultime confessioni di alcuni leader europei, tra cui Angela Merkel e l’ex presidente della Russia Poroshenko, che hanno fatto capire che gli accordi di Minsk che furono sottoscritti per la pace nel Donbass tra i russi e gli ucraini, con la supervisione soprattutto di Francia e Germania, erano degli accordi farsa che erano stati sottoposti al presidente russo semplicemente per prendere tempo per permettere all’Ucraina di essere armata dall’Occidente e dalla NATO, ma non si voleva realmente porre fine a quella spinosa questione nel Donbass.
Quindi questo è il motivo per cui Putin parla oggi di carte false dell’Occidente per fargli credere che i paesi occidentali volessero la pace con la Russia. Dice però Putin: “Chi ha giocato sporco in questo modo non si rende conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia. Noi raggiungeremo i nostri obiettivi. L’ucraina voleva dotarsi di armi nucleari e non avevamo dubbi che avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti. E questo in contraddizione con la risoluzione dell’ONU. Quindi loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla, perché Kiev non solo voleva attaccare il Donbass, ma anche la Crimea e l’Occidente ha preparato l’Ucraina a una grande guerra ed oggi lo riconosce“.
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