A differenza di quanto ci era stato fatto credere, non c’era la scienza a ispirare le decisioni, ma la politica.
Era Speranza che ingiungeva al numero uno dell’Istituto Superiore di Sanità di non dare troppe aspettative positive, “se vogliamo mantenere misure restrittive“.
Quindi, Speranza ingiungeva al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità di utilizzare la dottrina dello shock, quindi di utilizzare la paura come arma politica per ottenere i propri obiettivi.
Leggo infatti il virgolettato: “Non dare troppe aspettative positive se vogliamo mantenere misure restrittive“.
Dalle carte emerge che era proprio Speranza, quindi un ex assessore all’Urbanistica di Potenza, a dire al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che cosa far fare agli italiani e quindi che cosa imporre al popolo italiano, ai medici, ai ricercatori, a chi lavorava negli ospedali. Questo per farvi capire quanto assurda e surreale è tutta questa vicenda.
Lo stesso Speranza raccomandava a Brusaferro quando andare in tv, quando non andare e che posizione prendere.
Quindi quest’uomo era praticamente a capo di un istituto che si chiama Superiore e invece aveva un ruolo di assoluta sudditanza.
Veramente di Superiore non c’era proprio nulla.
Questo Brusaferro si faceva anche dire cosa poter raccontare in tv e cosa no, che posizione prendere e cosa e quale no.
Eppure si trova ancora oggi in quella posizione, quindi, con tutto il pericolo che ne consegue, dopo aver capito chi gli detta la linea.
La Matrix Europea – La verità dietro i giochi di potere con Francesco Amodeo
Leggi anche
- Schlein vuole eliminare i sussidi ambientalmente dannosi: la fine per le famiglie e imprese italiane
- “Dopo la morte di Benedetto hanno svolto un conclave laico” ▷ Cionci spiega il retroscena “surreale”
- Rinaldi inchioda la Commissione in Europarlamento ▷ “I trattati UE non li hanno scritti sul Sinai!”