Durante gli anni della pandemia sono state tante le persone penalizzate, purtroppo anche professionalmente. Tra questi il dottor Andrea Stramezzi che fu anche bersagliato mediaticamente dai media mainstream, perché prescriveva terapie contro il Covid, giudicate errate ed inappropriate. Adesso si comincia a capire che la situazione era molto diversa da come hanno voluto farla passare negli ultimi anni.
“Ho postato il documento dell’Asst di Bergamo, cioè l’azienda sociosanitaria territoriale del Papa Giovanni Ventitreesimo, dove si evince che consigliavano i farmaci che io davo da una settimana. Tra questi l’antibiotico, l’Azitromicina e Idrossiclorochina, oltre che Cortisone ed Eparina, subito dopo, cioè quando la situazione si può aggravare. La stessa cosa si legge nel documento del 13 marzo del 2020 della società Italiana per le Malattie infettive e Tropicali. Allora che adesso ci venga a dire il professor Bassetti, come ha fatto l’altro giorno in una trasmissione televisiva, che il problema per loro è stato che brancolavano nel buio, che era arrivata una malattia sconosciuta e che non sapevano come curarla, non è vero. Adesso cominciano a capire che dovevano usare il cortisone e l’eparina, ma era già tutto scritto, gliel’avevamo detto. L’ha detto l’azienda del Papa Giovanni Ventitreesimo di Bergamo, la prima colpita. Mi vengono a dire che loro non sapevano, ma è una cosa folle. Gliel’abbiamo detto e ci hanno criticato continuamente in trasmissioni televisive e sui giornali“.
Sicuramente Bassetti negli ultimi anni si è esposto molto in televisione, commentando tutto quello che si poteva commentare e attaccando anche alcuni suoi colleghi. Su molte delle affermazioni del virologo, Strametti non è d’accordo:
“Ci sono dei concetti che devono essere chiari a tutti sui vaccini a mRNA messaggero. Per il Covid sono inefficaci, visto che non impediscono il contagio. Sono dannosi, stiamo vedendo in letteratura ormai migliaia di articoli che ci parlano di rischi ed effetti avversi. Quello che io continuo a chiedere è una moratoria almeno nazionale, in cui si fermi la somministrazione vaccinale per 6 mesi e si conducano gli studi che non sono stati fatti di farmaco cinetica, farmaco dinamica, di genotossicità e di cancerogenicità divisi per categorie. Dobbiamo valutare la situazione“.