“Ricordo che un giornale certamente né sovranista né tifoso di dittature, il Washington Post, s’interrogava sul fatto che l’Italia fosse il primo paese democratico che prevedeva delle limitazioni della libertà personale ed era un esperimento unico nel mondo occidentale“.
Ricorda bene il direttore de La Verità, Maurizio Belpietro, che nella sala Zuccari al Senato riporta la questione Covid sull’effettiva efficacia delle restrizioni applicate nel periodo pandemico.
Efficacia presa come oggetto di studio proprio dall’inchiesta Covid di Bergamo dell’ultimo mese.
“Apprendo dalle agenzie di stampa notizie riguardanti l’inchiesta di Bergamo.
Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilità durante uno dei momenti più duri vissuti dalla nostra Repubblica“. Queste le dichiarazioni di Giuseppe Conte, scritte in una nota ufficiale e riportate da Adkronos. Ma, come aggiunge e ricorda Belpietro: “Com’è possibile che il Presidente del Consiglio dell’epoca diceva che addirittura eravamo ‘un esempio in tutto il mondo per come si affronta una pandemia‘? Poi però abbiamo avuto più morti degli altri“.
E allora il focus si deve spostare sui dati, quei dati che invece sembravano confermare l’esatto contrario di ciò che affermava l’ex Premier. Quei dati che riguardano il “cantone più vicino alla Lombardia, cioè la regione più colpita“, commenta Belpietro.
“Noi abbiamo avuto circa 190 mila morti; in Svizzera le vittime sono state 14 mila.
Capite che calcolando ovviamente la differenza di popolazione, in proporzione la Svizzera non arriva ai nostri numeri.
Come è possibile che a poche decine, ma mettiamo anche centinaia di chilometri, si provvedesse ad affrontare il virus in un modo, e altrove si decidesse di farlo invece in maniera totalmente diversa?“
“Poi è arrivato tutto il resto“
“In Svizzera, quando sono arrivati i vaccini, la gente che ha deciso di vaccinarsi si è vaccinata.
Ma nessuno è stato obbligato.
Nessuno ha perso il lavoro, a nessuno è stato proibito di salire sul treno se non esibendo un tesserino dove si dimostra di essere stato vaccinato. No, semplicemente hanno affrontato con libertà la scelta di vaccinarsi oppure di non vaccinarsi.
Moltissimi si sono vaccinati, ma se andate a vedere le statistiche in Svizzera, sono fermi al 69,76% che hanno ricevuto la prima dose.
In Italia invece, come sapete, siamo siamo molto oltre perché siamo arrivati alla 86%.
Tutto ciò, però con quali costi per la democrazia?
Con quali costi per l’economia? Con quali costi per le libertà individuali?
E con quali risultati? Un primato, quasi, di vittime da Covid.
Quindi evidentemente tutte quelle misure non sono servite.
Ecco perché io penso che sia necessario oggi non procedere con un’inchiesta giudiziaria, ma con una commissione d’inchiesta.
Vediamo una volta tanto quello che è successo in Italia: lo dobbiamo ai familiari delle vittime, lo dobbiamo a tutti quelli che sono stati ingiustamente, dal mio punto di vista, penalizzati e che hanno dovuto subire una discriminazione e una privazione della libertà“.
Ascoltate l’intervento del direttore de La Verità in occasione della presentazione dei libri “Ma io stanotte non dormo” e “La vita che ci state rubando” di Angela Camuso.