“Oggi le condizioni non ci sono ma penso un giorno, prima o poi, io andrò ad allenare la Roma“.
7 maggio 2019. Un Antonio Conte in anno sabbatico rende pubblica la verità sul suo no ai giallorossi. Si erano rincorse tante voci su un suo possibile approdo sulla panchina romanista, poi finì come sappiamo: “Io devo avere la percezione di poter battere chiunque. Devo sentire che vincere è possibile“. Quella sensazione glie la diede l’Inter un anno più tardi – a ragione – con Mourinho a prendersi il cuore dei tifosi e il posto offerto dai Friedkin.
Oggi l’effetto domino può ripetersi, ma al contrario. Sul futuro dello Special One si sa davvero poco, anche perché poco o nulla il portoghese lascia trasparire ad oggi.
Conte invece è ufficialmente senza panchina da nemmeno 24 ore: divorzio col Tottenham e tante piste aperte, come spesso gli capita. Lo Attenzionano Inter, Juve e Roma, con lo spettro di un nuovo anno sabbatico sullo sfondo: uno scenario che con l’addio di Mourinho anticipato può cambiare. “La Roma è l’unica società che gli può pagare lo stipendio in Italia“, riferisce in diretta il responsabile della Pescara Calcio Academy Marco Arcese. Chissà di quanto verrebbero limati i 16 milioni di stipendio concessi dal Tottenham: intanto, se l’incubo Mou si verificasse è già pronto un sogno. E chissà che in quel caso non cambino anche le prospettive di Paulo Dybala.