Procura chiude indagini inchiesta Covid, Regoli avverte: “Giudici, è solo il primo passo”


La procura di Bergamo ha chiuso le indagini dell’inchiesta sulla gestione delle prime fasi della pandemia. Indagati oltre all’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex Ministro della Salute Roberto Speranza anche i vertici della Regione Lombardia Attilio Fontana e Antonio Gallera. Gli atti depositati in tribunale dalla procura non lasciano ombra di dubbi: “Dalla documentazione esaminata emerge che la macchina organizzativa del ministero della Salute ha mostrato carenze, ritardi e inefficienze […]. Solo dopo il 20 febbraio 2020 è iniziato un frenetico e caotico tentativo di organizzare il sistema di risposta. Prima di quella data, poco o nulla è stato fatto, ad ogni livello, anche in ragione della frammentazione delle responsabilità e della poca chiarezza della linea di comando“.

Raffaella Regoli che ha seguito da vicino il tema commenta la vicenda e non le manda a dire: “Cari giudici non pensiate che siamo felici di quello che è stato fatto, questo è solo il primo passo perché ci sono tante persone che stanno aspettando giustizia e verità. Se lo aspettano i parenti delle vittime e tutti quelli che si sono fidati dello Stato, di questa vaccinazione di massa, di questa terapia di massa. I cittadini sono stati danneggiati e poi abbandonati dallo Stato. Se lo aspettano anche tutte le persone che sono state sospese per un obbligo che non era per il bene comune, non era per la tutela sanitaria ma era semplicemente punitivo, coercitivo, umiliante e disgregante. Allora cari giudici grazie che dopo 3 anni avete chiuso le indagini, ma c’è ancora un’Italia intera che aspetta giustizia“.