“Usciamo da questa pandemia con un Paese diviso, irresponsabilmente diviso, tagliato a metà dalle istituzioni stesse. Il Presidente Draghi con una famosa frase, di una gravità assoluta, dà degli assassini a delle persone. Ma poi un’altra cosa che fece fu mettere fuori della società milioni di italiani. Io me lo ricordo quando disse ‘auspico un rientro nella società civile di una parte delle persone’. Ma queste sono cose gravissime“. Queste le parole della giornalista Martina Pastorelli sulla gestione della Pandemia in Italia e sulle norme messe in campo dai governanti nel tentativo di arginarla.
Fanno ancora eco le parole di molti dirigenti politici che a spada tratta hanno più volte difeso la campagna vaccinale come ricorda Fabio Duranti: “Letta diceva il vaccino è libertà. E noi abbiamo trasmesso più volte quella cosa per dire ‘ricordatevi di quello che hanno detto queste persone’…Ci sono stati quelli che dicevano ‘chi non si vaccina deve sparire’. C’è stato l’obbligo che è stato imposto addirittura per lavorare…“.
E anche sull’obbligo vaccinale è incentrato il docufilm realizzato dalla Pastorelli che a margine della messa in onda ad “Un Giorno Speciale” di uno spezzone dello stesso commenta: “Ma voi vedete qualcuno di questi che dica ‘facciano mea culpa’, che dica ‘forse abbiamo esagerato, abbiamo sbagliato’. Questo non avviene né in ambito politico né in ambito mediatico. Continuano a farci digerire baggianate una dietro l’altra. Tutti questi decessi improvvisi vengono attribuiti una volta alle vacanze di Natale, una volta all’ora legale, una volta al fatto che forse si dorme troppo poco. Il sistema va avanti continua a reggersi su queste menzogne…“
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