Il nuovo modo di contabilizzare i crediti generati dal Superbonus sta creando un cortocircuito informativo. Secondo i nuovi dati Istat i crediti sono stati confermati come pagabili. Il presidente CANDE Igor La Spada ci aiuta a capire la situazione: “Sicuramente è evidente che il governo sta facendo un autogol. Prima ha chiesto aiuto a Eurostat per non prendersi la responsabilità delle sue decisioni e ha preso una prima smentita. Eurostat si è pronunciata mantenendo la natura dei crediti fiscali dal punto di vista della pagabilità. E oggi l’Istat ha dato il colpo di grazia dichiarando i crediti come pagabili. Lo stato dovrà quindi ottemperare a questo importo di crediti consentendo alle imprese di monetizzare“. I due istituti hanno sentenziato: i crediti Superbonus dovranno essere pagati e l’effetto che la norma ha avuto sulle casse dello Stato è stato quello di aumentare il Pil e di diminuire quindi il deficit/Pil di circa 10 punti percentuale. Anche l’opposizione si è espressa, ad esempio Conte, il fautore del Superbonus, ha detto che non c’è stato nessun buco nel bilancio dello stato. Ma è stata una misura presa a favore dei ricchi? “Il punto centrale di questa manovra è stato sì rilanciare l’economia e un settore in crisi ma soprattutto riguarda l’efficientamento energetico degli edifici che siano dei ricchi o dei poveri e se andiamo a vedere i dati buona parte dei fondi sono stati spesi per i condomini“.