È giusto parlare della strage di Cutro.
Giustissimo esprimere commozione per la morte di 72 persone, figuriamoci.
Però poi bisogna andare anche al cuore dei problemi.
“Piantedosi si autoassolve” scrive La Repubblica riferendosi all’intervento del Ministro dell’Interno in Aula, dove mi sembra abbia dato spiegazioni abbastanza chiare. Oggi il Consiglio dei Ministri sarà a Crotone e si parlerà di norme contro gli scafisti.
La von der Leyen, poi, ha mandato una lettera dove promette aiuti, ridistribuzione. Ecco, non è così che si dovrebbe parlare del tema. Bisogna andare dentro la questione.
“Perché non è uscita la guardia frontiera?“, si chiedono tutti.
Non è uscita semplicemente perché non si può uscire ad ogni segnalazione di Frontex (l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera), spiegano gli esperti che da anni fanno il loro lavoro e non dei politici. Immaginiamoci la situazione: un aereo Frontex vede una barca, manda una segnalazione, con lo scanner termico vede che c’è una persona sul ponte e scrive alla guardia costiera: “Forse persone sotto“.
Mettiamo che la guardia costiera, che ha spiegato come spesso gli scanner possano sbagliare, esca sul mare. Non c’è nessun allarme SOS inviato. Mettiamo si raggiunga la barca, una barca di contrabbandieri ad esempio. Si arrestano e tutto ok.
Immaginiamo una situazione in contemporanea all’operazione SAR precedentemente ipotizzata.
Una situazione in cui c’è un vero naufragio, con un vero allarme: la guardia costiera non può intervenire con la SAR perché era impegnata a ricercare una situazione di difficoltà poi rivelatasi non tale. E il naufragio avviene davvero ma da qualche altra parte. Non si può fare. Non può esistere una situazione del genere. Infatti le operazioni di salvataggio funzionano in base a delle leggi, in base a delle procedure.
Frontex dice che aveva già avvisato che poteva essere un barcone di migranti, ma in realtà lo hanno fatto solo dopo, tra l’altro con delle formule un po’ furbette tramite dei comunicati successivi all’accaduto. Quindi non hanno segnalato.
Quello che sembrerebbe essere successo, anche Piantedosi lo ha affermato ieri, è che gli scafisti, una volta viste le luci della costa, scambiandole con quelle della guardia costiera, abbiano fatto una manovra che poi li avrebbe purtroppo portati in quella tragica situazione.
Perché nessuno li ha mai fermati nelle coste turche, o in quelle greche? Perché non c’è un blocco navale europeo che controlli, che faccia vigilanza nel mare? Qual è il motivo per il quale non c’è una gestione? Nessuno lo vuole.
La lettera di von der Leyen lo dimostra: gli aiuti offerti (500 milioni di euro per i paesi UE) sono pochi per una questione così grande. Abbiamo un problema di immigrazione irregolare e l’Europa non se ne occupa perché Macron o la Germania non vogliono questi problemi.
Weber, capo del Partito Popolare Europeo, è addirittura favorevole al muro in Grecia. Quindi basta con la retorica.
Basta colpevolizzare i famigerati sovranisti che non vogliono salvare le vite: anche perché non funziona così.
Ma scherziamo? La guardia costiera non cambia le sue operazioni o il suo atteggiamento solo perché cambia governo.
Gli apparati statali obbediscono a delle leggi proprio perché per principio non deve trattarsi di politica. Ne abbiamo sentite fin troppo.