L’occidente si rifiuta di portare avanti una seria inchiesta contro i sabotatori del Nord Stream, il gasdotto che collegava la Russia direttamente con la Germania, quindi direttamente con l’Unione Europea. L’Occidente si rifiuta, nonostante abbiano fatto saltare un’infrastruttura strategica non solo per la Russia, ma per l’intera Unione Europea. Al tempo stesso gli europei non si oppongono neanche all’utilizzo in Ucraina di armi all’uranio impoverito, che avrebbero delle indicibili conseguenze anche sui paesi europei. Ricordiamo per esempio, che l’Ucraina è il granaio d’Europa. Quindi immaginate quanto sia vantaggioso per noi andare ad inquinare quei terreni. Un vero e proprio suicidio anche per i popoli europei, oltre che qualcosa di letale per gli ucraini stessi. Il 27 marzo, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha esaminato un progetto di risoluzione presentato dalla Russia, che chiedeva al Segretario generale delle Nazioni Unite di istituire una Commissione investigativa internazionale indipendente per condurre un’indagine sulle circostanze in cui si sono verificate le esplosioni sui gasdotti Nord Stream, soprattutto dopo le rivelazioni del premio Pulitzer americano Simon Hersh, che ha spiegato nei dettagli quelle che sono state le responsabilità americane con la complicità dei norvegesi. Quindi è ovvio che dopo che sono emersi questi elementi, la Russia abbia chiesto una inchiesta completa. Il documento, non ha ricevuto un numero sufficiente di voti, molte nazioni dell’Occidente e dell’Unione europea che hanno paura di un approccio imparziale per stabilire la verità.
Lo scopo era proprio quello di condurre un’indagine, al fine di ritenere gli autori responsabili dell’atto di sabotaggio senza precedenti contro un importante impianto industriale, contro una infrastruttura strategica con gravi conseguenze non solo economiche ma anche ambientali, che pare essere uno dei temi più a cuore a livello mondiale. Tuttavia, i rappresentanti occidentali si sono fermamente opposti a consentire a chiunque di prendere parte alle indagini condotte dalle autorità tedesche, danesi e svedesi, per nulla indipendenti, ripetono i russi. La Russia ha fatto sapere che persisterà nei suoi sforzi per garantire che vengano prese tutte le misure necessarie per identificare gli autori e ritenerli responsabili. Ma la cosa assurda è che questa cosa l’avrebbe dovuta pretendere l’Unione Europea allo stesso modo di come la pretende la Russia, perché il gasdotto univa Russia e Unione Europea, il gasdotto alimentava tutto il sistema industriale del Nord Europa. L’esplosione di quel gasdotto fermerà la locomotiva d’Europa, quindi tutti gli altri vagoni si andranno a schiantare dietro. E l’Unione Europea, invece appoggia chi vuole sabotare questa inchiesta.