Il piano pandemico avrebbe sicuramente evitato tante vittime e il lockdown generalizzato che ha mandato molti comparti e aziende nella “terapia intensiva economica”, per utilizzare una metafora. Il fatto strano è un conflitto di interessi enormi e si chiama “il sistema delle porte girevoli”. Quando è scoppiata la pandemia lo stesso Ranieri Guerra che era al Ministero della Salute e che avrebbe dovuto aggiornare questo piano pandemico, era già stato trasferito con un incarico proprio all’Organizzazione Mondiale della Sanità dove era nella posizione per fare pressione affinché venisse insabbiata la questione del piano pandemico quindi controllore e controllato poteva, in quel caso, fondersi.
La linea di guerra avrebbe potuto e ha provato a fare pressione per non far emergere la verità sul piano pandemico a mano, quindi non aggiornare i contenuti ma cambiare semplicemente la data, questa è una cosa di una gravità inaudita. Purtroppo per lui, c’era qualcuno all’OMS, tale Francesco Zambon che invece non ci stava a piegarsi a tutto questo. Anzi, ha pubblicato un dossier completo su quella che era la gestione iniziale della pandemia in Italia e aveva messo in risalto tantissime criticità tra cui quella del mancato aggiornamento del piano pandemico e tanti altri errori che erano stati fatti nella gestione della pandemia e questo serviva, secondo il funzionario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, proprio per evitare che altri paesi potessero incorrere nei medesimi errori. Quindi era qualcosa di utile.
Il dossier però tirava in ballo anche le responsabilità della Cina nello scoppio della pandemia perché in qualche modo faceva luce anche su quelle che erano state le responsabilità sull’origine del virus. Lo stesso dossier di Zambon manda in fibrillazione la Cina. Ora voi sapete che quest’ultima è uno dei maggiori finanziatori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che dovrebbe essere un organismo indipendente ma in questo caso ha dimostrato proprio il contrario: non solo che indipendente non è ma che è dipendente da tutti, cioè da più attori. E’ totalmente dipendente dalla Cina che infatti ha chiesto all’Oms di stracciare immediatamente quella parte che riguardava le origini del virus. Cosa che Zambon è stato costretto a fare proprio perché tirava in ballo la Cina, che è un finanziatore dell’OMS.
Poi è intervenuta l’Italia che risulta essere un finanziatore dell’organizzazione Mondiale della Sanità e ha richiesto che venisse stralciata la parte che invece smascherava le negligenze dello Stato Italiano sulla pandemia. Poi ci sono state le pressioni di Ranieri nel voler oscurare la parte del mancato aggiornamento del piano pandemico.
Un membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, un ricercatore, prepara un dossier e in questo vengono indicate quelle che sono le anomalie sulle origini del virus e quelle che sono le criticità nella gestione da parte del Governo Italiano e la questione del piano pandemico non aggiornato. Questi tre punti devono essere cancellati dal dossier perché prima l’Oms cede alle pressioni della Cina che dice: “eliminate immediatamente la parte dove vengono evidenziate le criticità della gestione italiana della pandemia”. E poi cedono a Ranieri Guerra che doveva aggiornare il piano quando lavorava per il Ministero della Salute italiano ma che ora si trova all’OMS quindi ha il potere di dire la sua e di fare in modo che le sue responsabilità non escano fuori. Il povero Francesco Zambon è costretto a lasciare la OMS e questo è qualcosa di inaccettabile.
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