“E’ vero, ho telefonate da tante squadre“. Vennero citati Capello, perfino Sacchi, e anche l’Inter. Bergamo e Faccetti erano amici, amici da sempre. Fecero insieme la leva militare nel reparto atleti. Bergamo giocava in Serie C prima di fare l’arbitro.
Questo è in sostanza quello che venne dichiarato da Paolo Bergamo, principale imputato di Calciopoli e designatore degli arbitri, l’8 giugno del 2006. Se quel giorno si apre l’indagine anche sulle altre squadre la prescrizione non esiste e il processo si fa per tutti. Non solo per la Juventus.
La domanda è: perché non è accaduto? Perché la Federazione non apre l’indagine quando il principale accusato ti dice “sì, parlavo con Moggi ma anche con altri“?
“Adesso ne parla Report“, dice Alvaro Moretti (de Il Messaggero) che trattò il caso per Tuttosport, “ma sta tutto negli atti del processo, perché pervicacemente la Procura di cui parla Lepore si è rifiutata“. Di fare cosa?
“Ricordo le dichiarazioni del Pm Narducci, che vi cito a memoria: piaccia o non piaccia non ci sono telefonate del presidente Moratti e Sensi. Di quest’ultimo effettivamente non ce ne sono, ne esistono altre di altri tesserati della Roma e di altre squadre. Tutto il resto non è vero, il Pm ha detto una cosa che non era vera.
Bastava aprirli quei file, quella chiavetta che abbiamo visto in trasmissione. Contiene 171mila telefonate. Gli atti del processo si sostanziano su 35-40 telefonate. La Federcalcio, con quell’inchiesta che si fece all’epoca con Tuttosport, è stata costretta a comprarsele tutte. Le pubblichi la Federcalcio, visto che le ha pagate un prezzo anche abbastanza alto“.
Se in quel giorno si apre l’indagine non ci sarebbe stata alcuna prescrizione, “il processo sarebbe stato un vero maxi-processo, si sarebbe arrivati alla vera conclusione logica di un processo a 20 squadre, quello che sta nelle carte federali: il presidente Carraro e il presidente di Lega Galliani avevano chiesto alle società di calcio – per evitare polemiche sui giornali – di contattare e avere una linea aperta con i designatori, cosa che hanno puntualmente fatto. Ero presente alla conferenza in cui venne chiesto di attivare questa linea diretta“.
E qui veniamo alle conclusioni.
“In questa linea diretta società-arbitri, se poi venne fuori che nessuna partita era stata artefatta, mi spiegate di che stiamo parlando?“