“Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno stivale che schiaccia una faccia umana per sempre“.
Un’immagine distopica quella di George Orwell, frase che figura nel celebre 1984.
E si spera proprio di non arrivarci in quella ipotetica e terribile situazione.
Come evitarlo? “Basterebbe ragionare pochi secondi” – spiega Fabio Duranti.
“Purtroppo noi abbiamo anche perso il senso critico“. E quel senso critico si cerca di recuperarlo allora con un altro strumento: la scienza. Ma per Duranti non si tratta di quella scienza-religione del “mi fido”, visto che “la scienza è un metodo, un metodo di confronto su alcune questioni che, guarda caso, poi nel tempo e negli anni cambiano, sempre perché nessuno ha la verità in tasca.
La scienza è un metodo e invece è stata trasformata invece in una fede“.
Allora per evitare tutto questo, è utile fare qualche riflessione sui fatti che ci circondano.
Martina Pastorelli, giornalista de La Verità, è intervenuta in diretta a “Un Giorno Speciale” per fare il punto della situazione.
Il tema? La creazione dell’emergenza come possibile strumento e metodo politico.
“Questo è molto pericoloso”
“Qualcuno ha deciso che noi dovessimo essere eterodiretti e noi ci facciamo eterodirigere per questo” – commenta Pastorelli.
“Il docufilm ‘Covid 19, dodici mesi di pensiero critico‘ nasce proprio da questa da questa mia riflessione, perché io ho cominciato a raccogliere le interviste, che poi sono finite nel docufilm che La Verità ha prodotto ad agosto dal 2021, quando è entrato in vigore il Green Pass, entrato in vigore per per impedire alle persone, di fatto, che non accettavano alcune condizioni, di poter andare a lavorare e quindi di potersi guadagnare di che vivere.
Siamo passati attraverso fatti molto gravi, e adesso quello che sta accadendo conferma che ciò che abbiamo vissuto non è finito, ma è ancora in atto, perché il Covid, la gestione pandemica, ha istituzionalizzato un metodo.
Questo metodo adesso vale su guerra, clima, energia, crisi alimentare, e comporta una serie di passaggi che sono tutti sotto i nostri occhi: è in atto la creazione dell’emergenza, della crisi permanente. A causa di questa emergenza, vengono bypassati diritti umani, direi, fondamentali: si entra in una in un ‘autoritarismo a fisarmonica’, come è stato definito”.