Sedici milioni di italiani sono stati segnalati nelle banche dati come cattivi pagatori e quindi hanno perso accesso al credito. Perdere accesso al credito vuol dire che non potrai fare un mutuo per comprare casa, ma non potrai fare neanche un mini-finanziamento per mettere l’apparecchio dentale a tua figlia, così come non potrai cambiare il cellulare, così come è accaduto a me. Esiste il cattivo pagatore che è quello che non ha voluto restituire dei soldi perché ha organizzato una vera e propria truffa alla banca e c’è chi invece non ha avuto più la possibilità di pagare per cause non dovute a lui, non dovute a qualche suo errore. Ed è qui che io ho deciso di combattere questa battaglia perché ritengo che io possa essere un testimonial al 100% di questa situazione specifica.
Come altri 16 milioni di italiani sono finito in quelle liste, non per mia colpa, ma per colpa altrui. Io tanti anni fa avevo una azienda di famiglia nel settore della Sanità, e quest’azienda lavorava con le Asl, quindi con l’azienda Sanitaria locale, ossia con il Servizio Sanitario Nazionale. Quest’azienda faceva delle prestazioni gratuitamente ai cittadini che poi venivano rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale. Ovviamente, per fare questo, l’azienda di famiglia era tenuta a fare degli investimenti, quindi a comprare delle apparecchiature, a comprare la Tac, la risonanza magnetica, apparecchiature costosissime. Bene, queste apparecchiature venivano acquistate perché era un investimento che il privato faceva sapendo che poi la richiesta di queste prestazioni era enorme e lo stato le avrebbe rimborsate.
Ora, ad un certo punto, che cosa è accaduto? E qui entriamo nello specifico di quello che è accaduto a me, che in Campania, le ASL per 10 mesi hanno smesso di pagare i propri fornitori. Questo, ovviamente è successo nel settore della Sanità, ma potremo sentire altre persone che magari hanno lavorato nel settore dell’edilizia o in tanti altri settori. Chiunque ha lavorato con le pubbliche amministrazioni si è trovato per un lungo periodo, soprattutto in Campania, soprattutto al Sud, a non essere pagato. Ora, quando non vieni pagato da qualcuno per una prestazione che tu hai svolto per un servizio che tu hai dato, c’è uno strumento giuridico che si chiama decreto ingiuntivo. Tu fai il decreto ingiuntivo, quindi è il giudice ad ingiungere al tuo debitore di darti i soldi, quindi di pagarti, altrimenti tu puoi pignorare sui conti correnti. Fai il decreto ingiuntivo a chi non ti paga e se quella quell’ente continua a non pagarti, tu puoi pignorarlo. Ma in Italia poi è uscita una legge che prevedeva che tu non potevi più pignorare le ASL. Si chiamava la legge dell’impignorabilità. Quindi lo Stato italiano non poteva più essere pignorato, quindi non potevi recuperare i soldi, ma se tu avevi fatto degli investimenti, come facevi a pagarli? Risultato: siamo finiti noi nella lista di cattivi pagatori, non lo Stato che non ha pagato te.
Quindi le banche ti hanno richiesto tutte insieme di rientrare dai vari scoperti che avevi ed è così che hanno affondato migliaia di aziende che vantavano crediti nei confronti dello Stato. Quindi tu vantavi dei crediti nei confronti dello Stato? Lo Stato non te li dava, ti costringeva però a pagare sia le tasse sia Equitalia.