La Juventus è tornata, almeno per il momento, al terzo posto della classifica.
Il Collegio di Garanzia del Coni ha accolto il ricorso avanzato dai legali della società bianconera per la questione legata alle plusvalenze, ma ha anche concordato sul rinvio del processo. Si torna alla Corte d’Appello federale per un nuovo processo e nel frattempo vengono restituiti ai bianconeri i 15 punti precedentemente tolti. La Juve si porta così a quota 59 in Serie A, a +3 dalla Roma e a -2 dalla Lazio seconda.
Sui dirigenti
Permangono le medesime condanne per Agnelli, Paratici, Cherubini ed Arrivabene. Tornano alla Corte d’Appello le valutazioni in merito a Bellano, Garimberti, Nedved, Grazioli-Venier, Marilungo, Roncaglio e Hughes.
L’analisi dell’avvocato Roberto Afeltra
L’avvocato Roberto Afeltra ha subito commentato e dato la sua sulla sentenza, in diretta ai nostri microfoni: “Ebbene, se noi andiamo a vedere i capi di incolpazione, la Juventus, per l’articolo 4, viene incolpata solo in relazione all’articolo 6 del Codice di Giustizia sportiva, perché la società risponde dei fatti contestati ai dirigenti. Ma nel momento in cui c’è una differenza tra inchiesto e pronunciato, e c’è solo per la Juventus ma non per i dirigenti, cui quell’articolo 4 era stato confermato, mi assumo la responsabilità di affermare che in sede di rinvio, la Juventus sarà assolta per difetto di corrispondenza tra il gestore e pronunciato.
A meno che non facciano un altro processo.
In quel caso, il risultato finale, anche se la conclusione dei due prossimi gradi di giudizio, uno davanti alla Federazione e un altro davanti al Collegio di Garanzia, fosse quello di una sanzione contro la Juventus, certamente non sarà scontata nella stagione agonistica 2022/2023, perché non ci sono i tempi tecnici per completare il tutto, cioè entro il 30 giugno, neanche applicando i termini ridotti a metà“.