“Nessuna persona meritevole di tutela, significa bambini, anziane, disabili e donne con famiglia, deve andare in mezzo a una strada“.
A parlare è Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative della giunta Gualtieri. Trattasi ovviamente del comune di Roma e trattasi della questione case popolari, sgomberi, graduatorie e così via, temi che nella Capitale hanno sempre scosso gli animi.
A sollevare qualche polemica questa volta non è solo la questione sulla graduatoria, ma anche quella in merito alle presunte chat mostrate a Fuori dal Coro da Mario Giordano. Chat che come co-protagonista trovano Tobia Zevi che è intervenuto ai nostri microfoni a “Lavori in Corso” per raccontare la sua versione dei fatti.
“Sostanzialmente quello che a me interessa sottolineare – precisa Zevi – è il fatto che quello strumento della chat, e più in generale gli incontri avuti, le occasioni di confronto, fanno parte di una strategia molto chiara del mio assessorato ma direi di tutta l’amministrazione: la strategia di fare delle politiche che nascano dal confronto con le varie categorie sociali. Vale per gli inquilini, per i movimenti, naturalmente per gli operatori economici, i piccoli proprietari di case e le associazioni di categoria nel senso più ampio.
Quello che a noi importa è confrontarci con la città, ascoltare le istanze perché parliamo di un tema molto sensibile che tocca la carne di tante persone in questa città che magari dormono in macchina o che sono sfrattate“.
“Un mondo imperfetto”
“È chiaro che in un mondo ideale noi vorremmo che non ci fossero poveri e che se anche ci fossero potessero andare da un’istituzione pubblica e ricevere subito meritatamente una casa popolare secondo un elenco.
Noi viviamo purtroppo in un mondo che è molto imperfetto, anche per le ragioni che dicevo prima e cioè che per molti anni si sia scelto di non investire in questo settore, colpevolmente dal mio punto di vista politico, e dunque dobbiamo fare delle scelte.
La scelta che abbiamo fatto noi come amministrazione di centro sinistra è sostanzialmente composta da due cose: da una parte cercare di ripristinare la legalità attraverso degli sgomberi organizzati, attraverso dei sistemi più efficienti, di videosorveglianza, dei sistemi di procedure, anche di assegnazione più rapida delle case popolari. Dall’altra parte ribadire un concetto: nessuna persona meritevole di tutela deve andare in mezzo a una strada“.
L’avviso di Zevi sulle chat
La promessa di Zevi di querelare il programma Mediaset e Mario Giordano per le presunte chat manipolate si è negli ultimi giorni concretizzata. E l’assessore ci tiene a ribadire: “Cerchiamo di capire una realtà drammatica in molti casi, che però è anche in continua trasformazione, perché così noi potremo intervenire: certo non risolviamo i problemi con le trasmissioni scorrette.
Io lì vedo l’ideologia, al di là del fatto che Giordano è stato da me querelato e ci vedremo in tribunale perché è stato scorretto nella comunicazione.
A mio giudizio, ha manipolato delle chat, tra l’altro private, quindi anche su questo discutibile.
Vedremo: il giudice dirà chi ha ragione tra me e Giordano.
Ho cercato di sistemarla in maniera amichevole.
Gli ho proposto di andare in trasmissione, lui non mi ha voluto“.
Ascolta l’intervento di Tobia Zevi a “Lavori in Corso”.