Riecco la LuLa, la coppia Lukaku – Lautaro che aveva fatto grande l’Inter di Antonio Conte, ma che quest’anno, colpa anche degli infortuni del Belga, non era mai tornata ai livelli di quella magica stagione. Per mister Inzaghi, un lungo sospiro di sollievo, dopo le interminabili debacles di campionato, che hanno fatto sprofondare i nerazzurri al 6° posto, ora momentaneamente 5°. Complici gli impegni nelle coppe, Simone Inzaghi è costretto a un ampio turnover, che rispetto alla notte di San Siro contro il Benfica, ne cambia addirittura nove. Ecco allora il debutto in campionato da titolare di Bellanova, un attesa per il ragazzo durata 9 lunghi mesi. Per il resto, torna l’eterno D’Ambrosio per far rifiatare Darmian e De Vrij che lascia un po’ di riposo pure a Bastoni. In mezzo si rivede Gagliardini e a sinistra Gosens, mentre spicca il ritorno da titolare di Calhanoglu, davanti inizialmente si vede Correa in supporto di Big Rom.
Nonostante i nerazzurri tengano la palla e occupino la metà campo rivale, all’inizio sono le ripartenze dell’Empoli a creare il pericolo maggiore. Come spesso le capita, la squadra d’Inzaghi non riesce a finalizzare le azioni che crea, sbagliando nervosamente l’ultima fase di gioco. Nell’intervallo, però, Inzaghi trova le parole giuste per far svoltare i suoi. Si intravede finalmente aggressività, determinazione e, soprattutto, conclusioni efficaci in attacco. A sbloccare il match è la rete dello 0-1 che al 48° permette a Lukaku di tornare al gol su azione. L’ultima rete non su calcio di rigore in campionato, l’aveva segnata prima di Ferragosto 2022, nel debutto in campionato. Sempre Lukaku trova il raddoppio e la doppietta personale con un doppio passo tutto di potenza e sinistro scaricato all’angolino. C’è ancora tempo per un assist al bacio per il compagno Lautaro, che nel frattempo ha sostituito un buon Correa, chiudendo così le marcature e la partita.
Arrivare quarti ancora si può, basta solo essere l’Inter, quella di un tempo.
Andrea Mascellani