Condizione stabile per l’ex Premier Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele di Milano, da ieri in terapia intensiva per “problemi cardiovascolari”. Il fratello Paolo, uscendo dall’ospedale dichiara con ottimismo “è una roccia, ce la farà anche stavolta”. Il cavaliere, classe ’36, è entrato in ospedale per “affanni respiratori”, verificati poi come infezione polmonare. Nonostante le dichiarazioni del fratello però ricordiamo che il Presidente di Forza Italia era uscito dallo stesso ospedale solo il 30 marzo, per poi appunto tornare dopo pochi giorni. Il Corriere della Sera riporta “timori per Berlusconi, è grave: è una leucemia”. Dov’è la verità?
Colpisce La Stampa che titola: “Paura per Berlusconi, è una roccia, ce la farà” in prima pagina dando la parola al fratello Paolo. La cosa strana è che dopo aver criticato in ogni modo l’operato di Berlusconi da sempre, oggi gli danno spazio. Un giudizio politico, a prescindere dalla malattia, si può dare: fino all’ultimo va detto che è stato uno che ha saputo ribaltare la situazione, gestire e tornare al centro della scena. A un certo momento più che lui però, ho trovato al centro il suo partito, che è andato un po’ fuori dalle righe. Ho sentito delle cose da Forza Italia in questi anni da accapponare la pelle ma allo stesso tempo Berlusconi è stato quello dei cambiamenti e bombe lanciate all’interno del dibattito, si pensi alla questione della Russia.
Da Berlusconi si passa poi a chi è stato indicato come “erede”, Matteo Renzi, che ieri ha annunciato di essere il nuovo direttore de Il Riformista, quotidiano che Sansonetti gli ha passato. “Renzi si fa un giornale per bastonare i suoi giudici”, così titola un articolo su La Verità, ed è così che viene rappresentato dalla maggior parte del mondo mediatico. Così Renzi si fa una bella pubblicità e, in questo quadro, Calenda rimane indietro.