L’entrata della Finlandia nella Nato è una nuova follia, una ennesima provocazione contro Putin. E voglio discutere con voi anche dell’arresto di Donald Trump. Perché nonostante questi siano due eventi molto diversi tra di loro, non pensate neanche minimamente che siano due eventi totalmente scollegati. Rientrano entrambi nella medesima strategia di quegli apparati guerrafondai americani che vogliono allontanare a tutti i costi la pace. Vogliono allontanare e punire chiunque quella pace potrebbe portarla in futuro.
Non so se avete fatto caso che nel medesimo periodo sono avvenuti due eventi molto anomali. Il primo riguarda il mandato di arresto contro Putin. Il secondo riguarda il mandato di arresto contro Trump, che con Putin avrebbe voluto fare la pace.
Infatti lo ha dichiarato lo stesso Trump, che qualora fosse rieletto come Presidente degli Stati Uniti d’America, potrebbe portare la pace in Ucraina in 24 ore. Dice di conoscere bene Putin. Dice di avere un piano di pace che Putin potrebbe accettare e quindi impiegherebbe giusto 24 ore per terminare questa guerra che ad oggi sembra infinita. In realtà noi sappiamo benissimo che avrebbe potere di farlo, perché basterebbe un minimo accenno di disimpegno da parte degli americani. E ovviamente l’Ucraina sarebbe costretta ad andare ad un tavolo delle trattative. Un tavolo delle trattative che Putin al momento non ha mai negato.
Però che cosa sta accadendo con questo doppio evento frutto di una medesima regia? Che l’entrata della Finlandia nella Nato va a riproporre quelle condizioni che avevano fatto in passato sentire Putin minacciato e avevano fatto sentire il Presidente della Federazione Russa costretto a azioni forti per assicurare la sicurezza nazionale. Quindi si ripropongono esattamente quegli scenari che avevano indotto Putin a portare avanti l’operazione speciale in Ucraina.
Possiamo dunque dirlo chiaramente: l’adesione della Finlandia alla Nato in questo particolare momento storico, in questo specifico momento, è uno schiaffo alla pace.
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