Il 9 ottobre 2021, in un clima fatto di obblighi, sospensioni, in piena campagna vaccinale su Rai 3 nel programma di Gramellini, “Le Parole” va in onda un filmato a tema “no-vax”. Fabio Duranti nel corso di “Un Giorno Speciale” ha voluto commentare questo video per far capire come anche un programma di comicità, di “parole”, fosse volto a lanciar e un ben preciso messaggio: “Qui o sei un soldato del potere o non puoi entrare a fare dei programmi, essere una mente libera non esiste. Devi essere il soldato del potere e non solo, devi dare la certezza al padrone che tu non uscirai mai dagli schemi altrimenti le telecamere non si accenderanno mai. Queste sono tutte persone che anche nel fare satira, anche nello scherzare vogliono bastonare qualcuno“. Continua Duranti: “E chi dev’essere bastonato? All’epoca avevano coniato questo neologismo, questo etichetta infamante: No-vax. Se una persona cercava di esercitare il proprio diritto di essere vivente, di cittadino, veniva etichettato come No-vax, perché dovevi per forza iniettati quel liquido. E se non lo facevi eri un reietto“.
Secondo Alessandro Meluzzi un contenuto del genere non è da servizio pubblico: “Perché questa cosa è andata in onda sulla Rai? Servizio pubblico con i nostri soldi. Allora, questa cosa non ci sono parole per definirla. È ripugnante, direi che ripugnante è un aggettivo inferiore all’indignazione che questa roba può suscitare. Ma s’inserisce, però anche questa volta, non come un episodio di stupidità o di malvagità, ma all’interno di una strategia. È una strategia che ha radici vecchie. Vedete, io amo sempre allargare lo zoom quando tu mi fai queste domande. La parola No-vax è stata preceduta ad altre due parole che hanno tenuto banco a lungo. La prima è stata la parola complottista, poi la parola successiva è la parola negazionista. Perché prima che No-vax si era negazionisti perché si diceva che di Covid non si moriva, che era un e virus del raffreddore influenzale come tanti altri, che bastava prendere l’aspirina o un qualsiasi antinfiammatorio seguito da un eventuale antibiotico se il virus fosse arrivato a suscitare un’infiammazione polmonare, poi il cortisone e poi l’eparina, cioè la normale terapia che era stata già usata efficacemente per la sars.
Però queste parole, negazionista, complottista sono quelle che vengono utilizzate anche ora. Non soltanto su questa puttanata del vaccino ma vengono usate adesso di fronte al tema della guerra, di fronte al tema della della crisi termica e del riscaldamento globale di fronte alla necessità di mangiare gli insetti invece come dire di altri tipi di proteine, di fronte alla necessità insomma ci sono una serie di necessità cosmiche che vengono sfornate direttamente dai laboratori di comunicazione del World Economic Forum. E chi non si piega è no-vax o Complottista o Negazionista. Comunque un cattivo che deve essere emarginato perché pretende di sottrarsi a questa terribile falsificazione di una narrazione dominante imposta. Dobbiamo organizzarci perché ne verranno delle altre“.