La partita della Roma contro il Feyenoord non è finita come i tifosi giallorossi speravano. La squadra torna a casa con una sconfitta per 1 a 0 e addirittura due infortuni in attacco, Dybala e Abraham. Il Feyenoord non è sembrato impossibile da battere, tutt’altro, se Pellegrini non sbaglia il rigore probabilmente avremmo visto una partita diversa. Il problema rimane quello dell’attacco e per una squadra che non segna sarà una bella sfida che solo uno come Mourinho può riuscire a superare. Stefano Carina, giornalista de Il Messaggero, ci dice la sua sulla partita:
“Questa grandissima atmosfera del De Kuip che doveva annichilire la Roma è stata molto romanzata. Io mi aspettavo veramente il caos e invece è stato un tifo sì importante ma all’Olimpico ho visto sicuramente più baccano, più rumore. Detto questo è stata una partita un po’ stregata. Perché il paradosso non è tanto che la Roma abbia perso 1 a 0, perché anche ieri si sono visti i limiti del Feyenoord. É una squadra che se può giocare in velocità può creare qualche problema ad esempio Idrissi che è stato decisivo, perché è colui il quale salta Zalewski in occasione del gol. Nel primo tempo il Feyenoord sembrava avere solamente un binario e non riusciva mai a sterzare. Non riusciva mai a fare un dribbling, mai a saltare l’uomo, sembra una squadra abbastanza normale. La Roma lo ha capito subito, si è adeguata per la sua solita partita e poi diciamo che ha avuto sfortuna perché comunque se Pellegrini segna il rigore secondo me finisce tanto a poco. Loro dietro giocano ancora con Trauner che è il signore che si fece la bella dormita su Zaniolo a Tirana e poi dopo invece è uscito fuori questo gol. La Roma ha provato a riaprirla e ha avuto anche le sue occasioni, un’altra traversa di Ibanez e più clamorosa è quella di El Shaarawy, un rigore in movimento a 10 metri dal portiere. La Roma c’è, il problema è che manca l’attacco“.