Le notizie sul cambiamento climatico stanno gradualmente riempiendo gli spazi del panorama dell’informazione in Italia. Questo processo avviene seguendo uno schema che già abbiamo conosciuto durante la Pandemia da Covid19. Esiste una “versione ufficiale”, appoggiata dalla “scienza” che non si può contestare, sulla quale è impossibile controbattere. Una realtà quella che viviamo oggi molto lontana dall’ideale di metodo scientifico. Ed ecco allora che piovono sui nostri device, come nelle nostre edicole o tv, notizie come quella apparsa su TgCom24 nei giorni scorsi: “Istat, in Italia aumentano le morti per i cambiamenti climatici”. Articoli come questo per Fabio Duranti sono: “Un esempio tipico di come vengono manipolate le cose, nominando la scienza, per distogliere l’attenzione da problemi ben più gravi“.
Ma come è possibile oggi discernere dove si trova la “vera scienza”? Secondo Meluzzi: “La scienza è sempre figlia di un sistema teorico che si nutre di una filosofia e di una ideologia e come tutte le ideologie anche di alcune convenienze. Ci sono situazioni nelle quali si combinano i grandi sistemi del mondo ed i porci comodi, basti pensare la caso di Galileo e al suo conflitto con la Chiesa cattolica. Ma oggi la scienza non è quella che vogliono venderci come dépliant di una casa farmaceutica o di un prodotto, il problema è che i generatori di prodotti si sono impadroniti della così detta scienza“