La notizia di oggi è che la procura di Brescia, istituita per accertare responsabilità colpose nella gestione della prima ondata pandemica a Bergamo, ha chiesto al Tribunale dei Ministri di archiviare l’indagine nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Sanità Roberto Speranza. Con la Commissione d’inchiesta parlamentare ancora in gioco, viene meno adesso uno strumento che ha permesso di svelare alcuni retroscena importanti che stanno cambiando la percezione di quello che è accaduto durante la pandemia. Per parlare dell’argomento Francesco Borgonovo, vice direttore de La Verità, ha intervistato l’avvocato Consuelo Locati, legale dell’Associazione Sereni e Sempre Uniti, in rappresentanza dei parenti delle vittime di Covid 19.
“Tutto è nato dal coraggio dei familiari delle vittime di denunciare che qualcosa non aveva funzionato, portandolo nelle sedi giudiziarie. Tutto quello che adesso è sul tavolo sia giudiziario che poi a questo punto parlamentare, con questa proposta di commissione d’inchiesta parlamentare, purtroppo è stato strumentalizzato fin dall’inizio da ragioni politiche, sia da una parte che dall’altra. Questo non ha fatto altro che confermare che in Italia purtroppo siamo vittime di quella che è la violazione del principio della trasparenza. Perché mettere sempre dei paletti e impedire che si vada a fondo in tutto quello che è successo? Questo voler a tutti i costi evitare che si indaghi su quello che è successo, fa pensare che non siano stati commessi semplicemente degli errori, ma sia stato qualcosa di più“.