“Vi chiedo di unirvi a me in questa lotta perché stiamo lottando non per noi, ma per il futuro e per le future generazioni“.
Questo l’appello del professor Giovanni Frajese all’International Covid Summit, l’evento che si è tenuto in questi giorni all’Europarlamento di Bruxelles.
Già nei giorni precedenti ha approfondito la questione degli effetti relativi alle mascherine, il Dr. Louis Fouche, collaboratore di Didier Raoult. Con lui Robert Malone, tra gli artefici della tecnologia mRNA e l’avv. Renate Holzeisen, nel segno di un racconto di chiarezza sui cosiddetti vaccini covid.
Medici da tutto il mondo, compreso Andrea Stramezzi, tra i principali relatori insieme all’endocrinologo Giovanni Frajese: “E’ necessario leggere tutto lo studio in questione e leggere anche gli allegati, perché è proprio lì che si troveranno i dettagli importanti.
Una immunizzazione è diventata protezione. Prima era un prodotto, poi diventa una preparazione.
Sembra che si tratti di dettagli, e in realtà non lo sono – spiega Frajese, illustrando in una diapositiva un sospetto cambiamento nella definizione di “vaccino” – perché cambiano completamente il significato del testo.
Qui se io cambio una definizione senza dirlo alle persone, significa che la gente verrà presa in giro.
E significa che penserà di star vaccinandosi, quando sta invece assumendo un prodotto completamente diverso.
Di solito un vaccino non ha alcun effetto farmacologico: “è inerte, rimane nel braccio.
E così è come ci hanno detto che avrebbe fatto: ‘non va da nessuna parte, non fa altro che potenziare la risposta immunitaria a un antigene’. Invece questi prodotti fanno qualcosa. E questo è già stato detto: producono la proteina Spike.
Questo è un effetto farmacologico: c’è perché c’è la produzione della proteina Spike.
Quindi non è vero che sono inerti“.
Allora si passa ai dati. E quello che si scopre è che “col passare del tempo il prodotto passa dalla spalla, per esempio, alle ovaie: dalle zero alle ventiquattr’ore vediamo un aumento dei numeri. Questi dati si sapevano già, si avevano già a disposizione in Italia.
Ma nulla è stato fatto. E tutto quello che sto dicendo è stato tacciato di ‘teoria del complotto’. Chiedetelo ai vostri colleghi europarlamentari: quale è stata la ricerca scientifica che ci ha permesso di dire con sicurezza che questi vaccini erano sicuri per le donne in gravidanza?“
Ecco l’intervento integrale in audizione.