Sono arrivati nuovi deferimenti per gli ex dirigenti della Juventus che rendono il futuro prossimo dei bianconeri ancora più incerto. Sulla situazione che sta vivendo la società torinese si è espresso il Presidente della FIGC Gravina raggiunto da TuttoSport: “Noi abbiamo, da dirigenti del calcio italiano, un obbligo, salvaguardare il valore del brand del calcio italiano e internazionale e credo che la Juve sia uno dei riferimenti importanti del calcio internazionale e nazionale“.
Le parole di Gravina sembrano anche una risposta a chi sostiene che si voglia colpire la Juventus a tutti i costi, su questo si è espresso anche Stefano Agresti ai microfoni di Radio Radio Lo Sport: “Non c’è nessuna intenzione di colpire la Juventus oltremodo, nessuna volontà di far fuori la Juve a tutti i costi. Anzi c’è la consapevolezza che non si possano trascurare delle irregolarità ma nello stesso tempo non esiste la volontà di colpire una società che rappresenta una parte importante del patrimonio calcistico italiano. Le parole di Gravina sono di assoluto buon senso. La Juventus in Italia e anche in Europa pesa di più di molte altre squadre, non si può passare sopra tutto ma non c’è nessuna smania di perseguitarle. Non è facile stabilire la penalizzazione, la situazione è delicata“.
Dello stesso parere anche Franco Melli: “Una dichiarazione di buon senso, vuol dire che la pena finale deve essere giusta e non esemplare, mi sembra che tra le righe delle parole di Gravina ci sia questo“. Di diverso avviso invece Massimo Franchi: “Gravina ha usato delle parole per ricordare che il brand Juventus è importantissimo nel mondo, anche se devo ammettere che nei posti più impensati del mondo vendo magliette delle maggiori squadre europee ma di italiane pochissime. Sono frasi, che potrei dire, sono quasi di facciata. Sarebbe come dire che la Formula 1 senza Ferrari non si può fare“.