Arriva dalla Cina una notizia preoccupante, ma non per il virus in sé.
A reti unificate, tutti i giornali riportano una previsione: 65 milioni di casi Covid entro giugno.
A rivelarlo è quello che il mainstream chiama “il massimo esperto” di malattie respiratorie, Zhong Nanshan.
Il ricercatore cinese avrebbe avvertito sull’alta infettività della nuovissima gamma di varianti: questa volta si chiama Xbb.
Non è passato molto tempo tra questa notizia e una dichiarazione rilasciata dal direttore generale OMS Tedros Ghebreyesus: “Non è la fine del Covid-19“. Successivamente non si è fatto troppi scrupoli nel promettere: “Quando la prossima pandemia busserà, e lo farà, dobbiamo essere pronti a rispondere in modo deciso, collettivo ed equo“.
Non è il virus in sé a preoccupare, nonostante venga già descritto come “molto più letale“.
Preoccupa l’arrivo possibile del nuovo inizio di un’altra emergenza sanitaria, stavolta in concomitanza ad un’altra emergenza: quella bellica. E chissà se non si aggiungerà quella climatica.
E chissà se stavolta, se davvero arriverà un’altra pandemia, più di qualcuno avrà imparato dai suoi errori, come ha detto recentemente l’ex Presidente Aifa Giorgio Palù a Porta a Porta: “Gli errori si fanno“.
È il concetto che vuole esprimere anche Alberto Contri in diretta a “Un Giorno Speciale”.
“Continuano a raccontare sempre le stesse balle, alla stessa maniera.
Comunque io dico va bene: sta arrivando una nuova andata?
Adesso abbiamo imparato, no? Come ha detto Palù: gli errori si fanno, la tachiprinina e la vigile attesa vigilate non funzionano, abbiamo gli antinfiammatori. Chissà se li useremo. Qui dobbiamo capire i binari, dove vogliono andare.
Adesso è il momento di fare una riflessione per prepararci di nuovo. Io spero che se arriva la nuova ondata, come dicono, almeno abbiamo capito che abbiamo gli antinfiammatori e che li devono usare entro i primi 2 giorni.
Adesso voglio vedere come fanno a proporci un vaccino che non è tarato sulle nuove varianti, e se ne inventano 1 in 20 giorni.
Questo vorrei capire“.