La Roma è in visibilio. La seconda finale europea consecutiva dà lustro e storia a una squadra che, qualora battesse il Siviglia, si cucirebbe addosso la nomea di leggenda.
Merito che ormai sempre più difficilmente si nega all’allenatore: José Mourinho è il condottiero che in due anni ha eguagliato le finali europee di tutta la storia giallorossa, e dall’atteggiamento tenuto ieri alla fine delle ostilità col Bayer, sembra proprio che il giallorosso sia entrato nella Storia e nel cuore del portoghese.
Poi si faranno i conti sul contratto, ma prima un pensiero fisso: quel Siviglia che ha schiantato la Juve nel doppio confronto e che chiama casa questa competizione. Ma prima i festeggiamenti: “Quello che ha fatto Mourinho non si può spiegare“, commenta Roberto Pruzzo, “speriamo che questa magia continui per tanto tempo, Mourinho è entrato nella Roma in una maniera così forte che neanche me lo aspettavo“.
Tutto passa ovviamente anche per i progetti, come ricorda Xavier Jacobelli: “Ora cosa fai se non dare una squadra più forte a quest’allenatore?“
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