L’utilizzo di alcune terminologie utilizzate da chi detiene il potere, sostanziate in aggettivi, epiteti, quasi mai risulta essere casuale. Esiste una letteratura a riguardo, che dalla seconda guerra mondiale in poi, dallo sviluppo della radio soprattutto, suggerisce come far passare alcuni messaggi da chi governa alle masse. Queste pratiche sono tutt’ora utilizzate, in particolare quando si palesa l’esigenza di far passare alcuni messaggi a tutta la popolazione. Spiega Duranti: “Basta cambiare il senso di ogni termine per cambiare l’immaginario collettivo. Lo abbiamo visto durante la cosiddetta pandemia. Anche la stessa parola pandemia ha assunto un significato diverso da quello che era prima. La Spagnola è stata una pandemia, questa alla fine ci hanno raccontato che sono morte 20 milioni di persone in tutto il mondo. Le influenze tutti gli anni fanno più o meno la stessa cosa. Quindi qualcuno di noi si domanda se forse questa parola è stata utilizzata a sproposito“.
Il punto secondo Duranti è legato all’utilizzo scientifico di alcuni espedienti comunicativi: “Il potere modella le parole e il significato di queste parole sulla base di quello che gli fa comodo. Si coniano anche degli epiteti, se vogliamo degli aggettivi, come ad esempio No-vax. Quando tu vai contro qualcuno del potere e questo vuole chiudere il discorso, etichettarti per dire che sei una sorta di negazionista, ti dicono no-vax.
Così a quel punto tu dovresti difenderti da quest’attacco e quindi il discorso viene deviato. Ecco, questi sono metodi studiati dagli ingegneri sociali, che sono stati reclutati dal potere, perché i soldati del potere siano bene addestrati a come devono comportarsi e cosa devono dire”. Questo perché, continua Duranti: “Loro studiano quali sono i termini che debbono utilizzare per salvarsi da un discorso che magari potrebbe essere scomodo, o proprio per attaccare gli avversari in modo volgare, in modo in modo violento, sconsiderato. Perché quello che attacca con gli aggettivi giusti, con un studio proprio della psiche, riesce in qualche modo a farla franca“.