Zelensky ha un passato da comico, la sua popolarità in Ucraina è arrivata per lui prima tramite le trasmissioni e gli sketch televisivi che da Presidente. Alcune sue trovate televisive sono ormai celebri in tutto il mondo, ma anche oggi, seppur in situazione di guerra, ci sono alcuni atteggiamenti del presidente ucraino che alcuni trovano sopra le righe. Uno di quelli che più ha fatto discutere nella sua visita in Italia è legata all’atteggiamento avuto con il Papa ma anche e soprattutto all’abbigliamento scelto per le visite istituzionali.
I simboli presenti sulla sua felpa in particolare sono risultati discutibili, secondo Alberto Contri: “Penso che il passato di Zelensky e quello che ha fato da comico sia la cosa meno grave, comunque abbiamo avuto la conferma che a rappresentare l’Ucraina c’è un pupazzo degli Stati Uniti. Questo ormai è noto però. Io trovo che lui sia andato dal Papa con una maglietta con questi simboli, che poi altro non sono che il simbolo di Bandera, che era simbolo del nazismo in Ucraina. C’è poco da dire, e qualcuno lo ha giustificato parlando di simboli runici, ma per piacere! C‘è proprio una ostentazione“.
Il professor Contri sottolinea anche alcune storture del sistema ucraino: “Nella discussione che coinvolge Ucraina e Russia, l’aggressore e l’aggredito… Quando poi si parla dell’Ucraina come una democrazia, dei suoi valori perché l’aggressione non è l’aggressione per questioni territoriali ma stanno aggredendo l’Europa perché stanno uccidendo i valori della democrazia europea…Ma quale democrazia? Ma se c’è un Paese corrotto, se c’è un Paese che ha la principale clinica per l’utero in affitto, se c’è un Paese che sta commerciando al mercato nero delle armi ricevute… Io rimango disarmato”.
